Siamo arrivati dopo metà anno alla pausa di metà stagione, che vedrà la Formula 1 tornare solamente dopo quasi quattro settimane. Approfittando dello stop, iniziamo a tirare le somme su ciò che è stata questa metà stagione. In particolare ci concentriamo sui team che ci si aspetterebbe di trovare nella zona alta della classifica.
Red Bull
Ad inizio anno di certo ci si aspettava una Red Bull vogliosa di riconfermare la doppietta, campionato costruttori e piloti, ottenuta lo scorso anno. Ci si auspicava però, un duello più serrato per le prime posizioni. A mettere a tacere tutti ci hanno pensato subito i due piloti del team di Milton Keynes. In Bahrein la situazione era già chiara, Red Bull davanti a tutti. Nonostante ciò nessuno di certo di sarebbe aspettato questa supremazia, con la scuderia inglese vincitrice in ogni gara. Verstappen dominatore assoluto, con Perez il più delle volte li fermo a guardare il compagno vincere.
Ferrari
La scuderia di Maranello, ha deluso le aspettative. Dopo lo scorso anno, in cui si era riaccesa la passione per la rossa, sopratutto nella prima parte di stagione, ci si aspettava probabilmente qualcosa di diverso. L’arrivo di Vasseur, ha difatti riazzerato tutto. Il TP ha bisogno di tempo, per gettare le basi da cui provare a costruire un futuro vincente. Questo team però ha si bisogno di tempo ma anche di ritrovare al più presto la possibilità di lottare per il mondiale. Il podio di prima della pausa ha riacceso un po’ qualche speranza in casa Ferrari, ma solo in Olanda si vedrà se la sosta è servita a migliorare la situazione.
Mercedes
Terzo caposaldo, la Mercedes. Il team di Brackley, dopo anni di dominio, ha dovuto cedere e accontentarsi delle briciole lasciate da Red Bull. Il discorso può essere simile a quello Ferrari. In Mercedes c’è bisogno di tempo per ritrovare la vettura giusta, soprattuto vista la coppia di piloti, vogliosa e scalpitante di fare bene. La pole messa a segno da parte di Lews Hamilton dimostra ancora la fame del sette volte campione del mondo. Al contrario quest’anno più sottotono George Russell, che sta faticando maggiormente nel trovare prestazioni e podi. Nonostante ciò il giovane britannico è riuscito a mantenersi, eccetto alcune gare, nella top 5.