L’incertezza della disputa
Weekend bagnato a Spa: le condizioni meteo incerte hanno posticipato le qualifiche shootout. Nell’incertezza della disputa, la FIA ha comunicato che se non ci fosse stata la possibilità di scendere in pista, la griglia di partenza per la Sprint Race del pomeriggio sarebbe stata la stessa delle qualifiche per la gara di domenica. Unica nota: i piloti con le penalità non le avrebbero dovute scontare per la gara Sprint.
Si scende in pista
La pioggia consente l’inizio delle qualifiche shootout con gomma intermedia. Qualifiche tirate con la pista e con le gomme in continua evoluzione: Verstappen leader, fuori dal Q1 le due Alfa Romeo e le due Haas, in compagnia dell’AlphaTauri di Tsunoda.
Continuano a migliorarsi nel Q2, la scelta della gomma gialla su Stroll provoca l’interruzione della seconda sessione di qualifiche a causa del suo impatto contro le barriere. L’Aston Martin ha pagato la scelta di optare per la media su pista non ancora asciutta. Restano fuori: Ricciardo, le due Williams e le due Aston Martin.
Piccolo appunto, non si tratta di un vero e proprio errore di strategia dell’Aston, in quanto la Federazione non ha mai dichiarato la sessione bagnata che smarca la regola delle gomme, ovvero che il Q2 deve essere fatto su gomma gialla.
Q1 con gomma soft per tutti i piloti: a metterla in pole position è il super Max Verstappen, fenomenale Oscar Piastri che la mette in seconda posizione. Paga qualche millesimo Leclerc che era fucsia nel primo settore e nell’ultimo, la mette in quarta posizione dietro il compagno di squadra.
Caos nella Sprint Race
La pioggia scende su Spa anche per la Sprint Race, di cui è stata rimandata la partenza. Il Rookie Oscar Piastri si posiziona nella prima fila della griglia insieme al due volte campione del mondo. Le condizioni sono incerte: la FIA comunica il giro di formazione dietro la Safety Car con le full wet e partenza lanciata (anche se in attesa delle ore 17:35, la pista diventa da intermedie).
Dei 15 giri della Sprint, 4 sono stati fatti dietro SC in attesa di un miglioramento della pista: la partenza lanciata vede il rientro ai box di 10 piloti per le intermedie, diversificando la strategia.
Strategia che funziona, provocando però l’ennesimo caos ai box per il rientro dei piloti che sono rimasti fuori nel giro precedente: coinvolto Leclerc il cui pitstop gli è costato 5.5 secondi.
Prosegue la gara con in testa Piastri, che può credere nel sogno per un paio di giri, anche se è (in)seguito da Verstappen.
La speranza di poter tenere testa al due volte campione viene spezzata dall’uscita della Safety Car causata dall’incidente di Alonso: lo spagnolo commette un errore, e perdendo la macchina finisce in barriera.
Chiude il sorpasso Verstappen che torna in testa, mentre dietro i protagonisti delle bagarre della giornata sono Pérez e Hamilton per la quarta posizione: il quasi contatto fa svegliare il messicano che però, subisce il sorpasso prima da Hamilton – che causa un buco sulla pancia dalla RB19 – e successivamente anche dalle Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc.
Ritiro per Pérez, investigazione per Hamilton a cui gli vengono dati 5 secondi di penalità. Mancano due giri alla fine della sprint e Ricciardo lotta per l’ottava posizione che potrebbe garantirgli il primo punto dopo il suo ritorno.
Se da una parte la RB19 di Max sembra non avere problemi per quanto riguarda gli pneumatici, dall’altra parte c’è una Ferrari – almeno con Charles Leclerc – che soffre: il surriscaldamento degli pneumatici sembra importante.
Il primo podio non si scorda mai
Ancora una conferma per Max Verstappen che vince la Sprint Race in Belgio, ma i veri festeggiamenti sono per Oscar Piastri che si prende il suo primo podio in Formula 1. Insieme ai due sopracitati, sul podio anche l’Alpine di Pierre Gasly.