A Le Mans la Ferrari torna a vincere nella classifica assoluta dopo ben 58 anni dall’ultima volta. E di fatto la rossa entra nella storia del motorsport, vincendo l’edizione n°100 della maratona francese. L’ultimo trionfo del Cavallino risaliva al 1965, quando in quell’occasione vinsero Jochen Rindt e Masten Gregory a bordo della Ferrari 250 LM. Ed il Cavallino lo fa dominando l’intero weekend. Prima conquistando tutta la prima fila con le due 499P, per poi concludendo l’opera con una vittoria epica, leggendaria e dominante.
Gli uomini diretti da Antonello Coletta sapevano che la corsa della Sarthe avrebbe potuto regalare soddisfazioni al team AF Corse, ma non a tal punto di poter portare a casa la vittoria con una vettura al suo esordio. Soprattutto considerando che Le Mans rappresenta un banco di prova ricco di insidie, tra affidabilità, meteo incerto, incidenti, bandiere gialle etc etc.
Ma la 499P ha dimostrato il suo enorme potenziale sia nel giro secco durante le qualifiche, ma anche nel corso della 24 ore, mostrando un passo gara performante sia in condizioni di pista asciutta che in condizioni di pista bagnata. Un lavoro meticoloso fatto dagli uomini Ferrari in questi mesi, probabilmente sfruttando anche l’appuntamento di Spa lo scorso maggio, andando a perfezionare i punti deboli della 499P emersi nei primi round del mondiale WEC. Primi su tutti il consumo degli pneumatici, che impediva ai piloti di sfruttare appieno il potenziale della vettura. Problema risolto prontamente per Le Mans, visto l’ottimo passo mostrato dalla vettura del Cavallino in qualsiasi condizione della pista…
Ma quello che forse ha più sorpreso, sono state le performance mostrate dalla 499P nonostante il BOP abbia obbligato la rossa “nel metter su qualche chilo extra”… Ma l’ottimo lavoro del progetto guidato da Antonello Coletta ha confermato che nonostante un BOP a sfavore, la 499P ha mostrato ugualmente un enorme potenziale. Pure il primato della velocità di punta della 24 ore di Le Mans va alla Ferrari, con quasi 348km/h di top speed…
E chissà, forse la Ferrari avrebbe potuto fare una doppietta senza i problemi accorsi alla #50. La rottura del radiatore dell’ERS ha causato una lunga sosta ai box per l’equipaggio Fuoco-Molina-Nielsen, perdendo sei giri dal leader. Ciò nonostante la #50 è giunta quinta assoluta al traguardo. Ma nemmeno la #51 è stata “esente” dai problemi durante la corsa: nel corso della notte la 499P del trio Pier Guidi-Giovinazzi-Calado è finita sulla ghiaia per evitare un’altra vettura. Poi nelle ultime ore della gara, la #51 è stata costretta a ben due “reset” nella parte elettrica della vettura nel corso delle ultime due soste ai box, dovendo così cedere la leadership alla Toyota superstite…
Ma alla fine la Ferrari è riuscita a riprendersi la testa della corsa, con un Pier Guidi indemoniato, capace di recuperare il terreno perso a son di giri veloci. Come se il piemontese fosse in qualifica… Ma i complimenti vanno fatti anche ad Antonio Giovinazzi e James Calado naturalmente…Il trio AF Corse è stato bravo a mantenere sempre la calma, anche nei momenti difficili della corsa. Un trionfo da lacrime, impossibili da trattenere, in primis per i tre piloti…
Ed era da tanti anni che non si vedeva così tanto pubblico invadere la pista della Sarthe a fine gara, segno che il ritorno della Ferrari nella massima categoria del mondiale endurance era atteso da molti appassionati… E vedere una rossa così competitiva, farà senz’altro aumentare l’interesse nei confronti del WEC…Tutta la dirigenza Ferrari ha potuto assistere al trionfo alla Le Mans. Presenti l’AD Vigna, il Presidente Elkann, ma anche Charles Leclerc… Chissà che il monegasco non chieda ai vertici della rossa una 499P per la Le Mans del 2024…
Ad ogni modo la vittoria n°10 della rossa a Le Mans ha un valore enorme, considerando il potenziali dei rivali della Toyota. La casa giapponese si è dovuta “accontentare” del secondo posto con l’unica GR010 superstite. A completare il podio (a sorpresa) è stata la Cadillac V-Series R. Tra le delusioni in questa Le Mans c’è senz’altro lo “squadrone” Porsche, con la casa di Weissach presente con ben quattro vetture.. Ma anche la Peugeot nella corsa di casa non ha certo brillato anzi, troppi i problemi d’affidabilità ancora presenti sulla 9X8…
Ora dopo il trionfo di Le Mans, il Cavallino può puntare alla vittoria del campionato. La Toyota tuttavia vorrà subito rifarsi a Monza (a luglio) dinanzi ai tifosi della rossa. Ma al tempo stesso, Porsche, Cadillac e Peugeot non staranno lì a guardare… Le restanti gare del mondiale WEC si preannunciano uno spettacolo, come visto qui a Le Mans. E nel 2024 l’ingresso di altri costruttori nella categoria hypercar porterà ancor più interesse nei confronti di questo campionato.. Forse a discapito della F1 (chissà)…
Alberto Murador