F1 | Wolff poteva ingaggiare Max Verstappen

Come sarebbe stata la carriera di Max Verstappen se avesse firmato con Mercedes al suo esordio in F1? Toto Wolff, ai microfoni di ESPN, dichiara di essersi pentito di non aver preso Verstappen nel suo team.

Max Verstappen e Lewis Hamilton, in lotta per il titolo mondiale nel 2021; Crediti: REUTERS

Visto il successo e il dominio della Mercedes dal 2013 al 2021 e il talento naturale di Max Verstappen, chissà che relazione sarebbe potuta essere, quella tra l’olandese e il team di Brackley. Secondo Wolff, la combinazione di piloti Hamilton-Verstappen non avrebbe funzionato.

Il team principal di Mercedes Toto Wolff ha rilasciato un’intervista a ESPN riguardo ai rapporti avuti in passato con il due volte campione del mondo Max Verstappen.

Nel 2014, il papà Jos insieme al figlio Max, hanno incontrato Wolff per discutere sulla possibilità di unirsi alla famiglia Mercedes.

Mercedes che, ai tempi, non aveva una squadra junior e stava già programmando i sedili per i piloti Hamilton e Rosberg, ma l’idea di avere Max in squadra stuzzicava la curiosità di Wolff.

Max firma con Red Bull e si unisce alla squadra junior Toro Rosso nel 2015, venendo poi promosso nel top team con l’esordio al Gran Premio di Spagna nel 2016. Da lì, tutti sappiamo come è andata.

Due titoli mondiali, di cui il primo, nel 2021, combattuto fino all’ultimo giro con quello che sarebbe potuto essere il suo compagno di squadra Lewis Hamilton.

Max Verstappen, Abu Dhabi 2021
Max Verstappen, Abu Dhabi 2021

“Mi pento di aver perso Max? Certamente. Ma non era un’opzione ai tempi.”, racconta Wolff a ESPN, aggiungendo che Nico e Lewis erano due piloti di cui lui era estremamente soddisfatto. Quando Nico lasciò il team, Bottas era la scelta giusta e Max non era nemmeno disponibile.

In conclusione, Toto afferma di essersi pentito di non aver preso Max Verstappen nel suo team, ma in quegli anni, quando Max correva in Formula 3, non era chiaro il suo talento.

Secondo Wolff, il talento vero si riconosce tramite la crescita e la maturità in Formula 1, consolidandolo con il titolo di Campione del Mondo.