Dopo le prime cinque gare del 2023 e un intera stagione trascorsa, è tempo di iniziare a capire se le nuove vetture ad effetto suolo, hanno rianimato la Formula 1. All’inizio dello scorso anno questa novità aveva molte aspettative. ‘‘Le nuove auto porteranno 3-4 team a lottare per la vittoria ad ogni gara, ed anche i team di bassa classifica lotteranno per i podi”, queste furono le parole dette per prima dell’inizio dello scorso anno. Attraverso vari dati, vedremo che questo non è totalmente vero, anzi si è ottenuto proprio il risultato opposto.
I numeri della F1, se paragonati alle aspettative sono impietosi. Fino ad ora su 27 corse disputate, 22 hanno visto vincitrice la Red Bull, 4 la Ferrari e 1 Mercedes. Nella prima parte di stagione dello scorso anno, pre TD39, le prestazioni erano tutto sommato simili e le lotte tra i vari team stavano rendendo sempre più appassionante, come in passato, la F1.
Proseguendo con i numeri, da quando ci sono le nuove auto, i team che non sono mai saliti sul podio sono il 50% (complici anche i nuovi innesti). A far discutere però, è il paragone con il 2021 e il 2020. Negli anni passati su 10 team 8 andarono a podio nel 2021 e 7 nel 2020. Questo sta ad indicare che con le nuove vetture, che avrebbero dovuto riavvicinare i vari team, la distanza tra le scuderie sia evidente. Nelle qualifiche, la situazione non cambia, su 28 qualifiche solo in due occasioni non ci sono stati in pole piloti Ferrari o Red Bull. In particolare nei weekend d’Ungheria con George Russell (2022) e in Brasile con Kevin Magnussen (2022).
Ultimo dato di rilievo sta nel numero di podi. Su 81 podi, solo 5 sono stati occupati da piloti non Mercedes, Ferrari o Red Bull. In particolare, in questa stagione, con Alonso in quattro occasioni e nello scorso anno con Norris, Imola 2022.
La Formula 1, si aspettava una rinascita con i nuovi cambiamenti. Il campionato 2021 è stato uno dei più avvincenti degli ultimi anni, con la lotta Verstappen-Hamilton che è durata fino all’ultima gara. Nello scorso anno non sono mancate le emozioni. Nella seconda parte di stagione e nella prima di quella in corso, la monotonia ha preso il sopravvento, con Red Bull sempre vincitrice. Vedremo come si evolverà la situazione, ma per adesso la F1 sta diventando sempre più uno spettacolo e sempre meno uno sport.