F1 | Miami: pagelle dello spettacolo non spettacolo americano

Anche Miami va in archivio con il solo Max Verstappen come attrazione della domenica. Team e piloti già proiettati a Imola tra due settimane tra promossi e bocciati.

MAX VERSTAPPEN – Voto 10 (perché la scala era finita)
Dopo la mancata qualificazione di sabato durante il Q3, il buon Max non sembrava né preoccupato e nemmeno troppo arrabbiato. La partenza dalla P9 di certo abbassa la media questo sì ma alla fine? Alla fine, quasi meglio così per noi perché la rimonta annunciata ancor prima di incappare nel “no time set” è stata l’unica attrazione di un Gp spento, ancora una volta, e ampiamente dominato dall’olandese, capace di fare uno stint con le gomme hard di durata quasi paritaria al cambio gomme tra estive e invernali. GOMMISTA DELICATO

SERGIO PEREZ – Voto 9.5
Checo è carico a pallettoni e di questo bisogna dargliene atto, specialmente per l’ennesima vittoria cittadina sfiorata ma con una pole position che l’ha fatto sognare, ha fatto sognare e forse ha leggermente infastidito Verstappen. Il messicano è durato poco purtroppo, accennando una staccata convinta sul sorpasso di Verstappen valido per la prima posizione, ma senza esagerare, anche perché poi Marko… SOGNATORE

FERNANDO ALONSO – Voto 10
Lo stesso voto di Verstappen, pur perdendo una posizione e pur salendo “solo” sul terzo gradino dei tre disponibili, sì. Perché con quattro podi in cinque gare si può dare di meno? Assolutamente perfetto Fernando nel tenere viva la propria posizione senza commettere errori, senza lottare inutilmente con Verstappen in recupero e mettendo in cascina l’ennesima occasione ghiotta laddove Ferrari e Mercedes ancora latino. E allora eccolo lì Fernando a comparire davanti alla folla di Miami come una visione. IDOLO DELLE FOLLE

GEORGE RUSSELL – Voto 7.5
L’inglese tiene viva la prima delle frecce d’argento, non tanto frecce ma in crescita specialmente verso fine gara, mettendo i puntini e le virgole nel confronto con la Ferrari. Da vero gentleman inglese ringrazia Hamilton, non certo abituato a cedere la posizione, anche questo è un primato. LORD INGLESE

CARLOS SAINZ – Voto 6.5
Lo spagnolo macina punti, senza risultati eclatanti ne podi ma punti importanti più del compagno almeno fino ad ora. Lo stint con le gomme gialle aveva fatto credere al podio, che probabilmente sarebbe rimasto alla portata con quelle coperture ma non con le hard, dove ha comunque contenuto i danni. SENZA ERRORI

LEWIS HAMILTON – Voto 7
Conoscendo Lewis il tredicesimo posto al termine delle qualifiche, e dunque l’eliminazione in Q2, deve averlo demoralizzato e non poco, del tutto lecito. In gara per sua fortuna tutto è andato meglio del previsto rientrando ampiamente in zona punti, ad un passo dal quinto posto di Sainz. MEGLIO DEL PREVISTO

CHARLES LECLERC – Voto 5
Weekend no per il Ferrarista, tutto il tempo a cercare un feeling con la sua rossa che non è mai arrivato, almeno non come a Baku, anche sé la pole position o almeno prima fila poteva essere nell’aria. I due errori tra FP e Q3 (esattamente quando contava) e le conseguenti botte a muro hanno contribuito ad un weekend irriconoscibile e da dimenticare in fretta. SPAZIENTITO

ALPINE – Voto 6
Il premio “risultato altalenante” forse più di tutti va a questa Alpine che fatica ed essere letta per quello che è esattamente, mixando risultati deludenti con buone prove come a Miami. Gasly prendere ancora in mano la squadra battagliando nella zona privilegiata, Ocon insegue. Alla fine, è ottavo e non posto. ALTALENE BLU

KEVIN MAGNUSSEN – Voto 8
Se non fosse per Verstappen, il premio MVP lo avrebbe meritato a mani bassissime Kevin Magnussen, non solo per il punto portato a casa. Quella lotta a tre con Verstappen e Leclerc avrebbe dovuto vederlo schiacciato e distrutto e invece nel remake americano di Schumacher vs Hakkinen con la partecipazione di Zonta, lui ha interpretato Schumacher uscendo vincitore e soprattutto diventando l’incubo inaspettato di Leclerc tra sorpassi e controsorpassi. VOLA K-MAG, VOLA

MCLAREN – Voto 3
La macchina non fa scintille ma le strategie nemmeno, ed è un peccato. Norris ancora sottotono e con le visioni di fantasmi appena passati nelle precedenti gare, Piastri disperso. RESET

ROOKIES – Voto 3
Sia Piastri che Sargeant e De Vries hanno faticato e non poco su una pista forse non per tutti ma di sicuro non per gli ultimi arrivati. Asticella da alzare immediatamente per non rischiare la brutta figura. RIMANDATI

FERRARI – Voto 8 sabato e 4 domenica
Doppio volto ancora per una Ferrari che, come nel 2022, brilla in qualifica, errori a parte e poi soffre e tanto in gara. Con le gomme più morbide la rossa non si è comportata nemmeno così male ma con le dure, probabilmente Sainz e Leclerc avrebbero firmato per chiudere qualche giro prima. Urge un capovolgimento di fronte storico, partendo da una pista vera come Imola. Pit stop praticamente perfetti come unica, e non di poco conto, nota positiva. HARD LIFE

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