Gian Carlo Minardi, oltre a parlare di F1, Pirelli e tanti altri argomenti, ha espresso la sua sulla Ferrari. Ai microfoni di Pit Talk ha consumato gli argomenti più caldi del momento: la delusione Ferrari e l’inizio della gestione da parte di Frederic Vasseur.
Ferrari e i rumors invernali
”Credo sia un problema d’informazione. Durante tutto l’inverno si è gridato a soluzioni e risultati molto favorevoli. In realtà purtroppo, quello che viene fatto indoor non corrisponde molte volte a ciò che vediamo in pista. Tutto nasce dall’euforia dovuta da ciò che galleria del vento e simulatore dicevano, considerando anche il miglioramento degli altri.”
”La Ferrari qualcosa ha migliorato. Purtroppo la Red Bull ha fatto un salto di qualità, pur essendo già la numero uno al mondo a fine stagione 2022, anche nel 2023. Questo ha preso in contropiede tutti, al di la del fatto che purtroppo ci fosse stato un intervento secondo me negativo. Il dopo Binotto è stato un momento di confusione. Ancora oggi non si capisce chi è il responsabile del tecnico, nonostante il fatto che abbiano nominato team principal Vasseur. C’è tutto un organigramma con indicazioni non precise.”
Vasseur e la Mannaia
All’imprenditore di Faenza, è stato chiesta quale sarebbe la cura Ferrari e cosa farebbe lui se fosse team-principal, avendo soprattutto esperienza, avendo guidato il team Minardi.
”Ma guarda, è difficile dare delle indicazioni. Però è chiaro che epurazioni diciamo a scatola chiusa, non credo che lui abbia la possibilità di conoscere ciò che è l’ambiente Ferrari, dopo solo un mese e mezzo di presenza a Maranello. Non so da dove vengano queste scelte. Indubbiamente per me è sbagliato dire, come detto da Vasseur, vanno via quelli legati a Binotto. Lui (Binotto) è stato in Ferrari circa venticinque anni quindi attorno a lui ha creato fiducia, conoscenza.”
”Faccio fatica a pensare che da un giorno all’altro qualcuno arrivi e rivoluzioni tutto l’organigramma di un’azienda come Ferrari. Ci sono dei personaggi che sono ininfluenti nella gestione sportiva e altri molto importanti. Quindi non credo sia facile in questo momento, è anche preoccupante perchè di solito ci vuole tempo quando ci sono questi cambiamenti. La continuità è ciò che la fa da padrone. Negli ultimi otto anni la Ferrari ha avuto troppi cambiamenti al livello di capi.”