In F1 è ancora notte fonda per la Ferrari nel weekend di Jeddah. Il team di Maranello anche in Arabia ha dovuto giocare in difesa, con Sainz sesto che ha preceduto l’altra rossa di Leclerc. Ancora una volta sono emersi tutti i limiti in gara di una SF23 che dimostra di non aver passo come in Bahrain.
Se con la mescola rossa in qualche modo la Ferrari riesce a limitare i danni, con le gomme hard la monoposto italiana non riesce minimamente a tenere il ritmo degli avversari. Non solo di Red Bull (che è di un altro pianeta), ma anche nei confronti di Aston Martin e di Mercedes. Nel primo stint del GP Leclerc è riuscito a rimontare dalla dodicesima piazza sino al quarto posto, dimostrando di aver più ritmo di Sainz.
Ma poi l’ingresso della safety car per permettere ai commissari di rimuovere l’Aston Martin di Stroll, ha favorito gli avversari che non avevano ancora fatto il cambio gomme, relegando dietro il monegasco. Ed una volta ripartita la corsa, Hamilton (con gomme gialle) ha sorpassato Sainz, lasciando i due ferraristi in sesta e settima posizione sino al termine del GP. Con le hard la Ferrari ha dimostrato di essere mediamente 1″ più lenta della Red Bull. Solamente verso fine GP quando i serbatoi iniziano a scaricarsi la SF23 sembra andar leggermente meglio, ma non basta!
Scarsa velocità in curva, degrado gomme, ed una SF23 che sembra già un progetto plafonato.. Salvare il salvabile: entrambe le vetture al traguardo ed i pit-stop più veloci in F1. Scherzi a parte, c’è poco da ridere a Maranello! Poi come se non bastasse, la frustazione di Leclerc con il suo muretto box, per una chiamata arrivata in ritardo durante la SC, costata al monegasco ben due posizioni… Poi il team order chiesto da Leclerc alla squadra, per chiedere a Sainz di dare la posizione al monegasco.
Il mondiale di F1 2023 ricorda un po’ quanto accaduto nel 2020 e nel 2021, dove la Ferrari oscillava tra l’essere terza/quarta forza del campionato. Ora nei box e in fabbrica ci si chiede dove sia finito tutto quell’entusiasmo dell’inverno, quando si diceva che la nuova F1 del Cavallino fosse di 1″5 più veloce rispetto alla F1-75…
Ma quello che deve ancor più far preoccupare i tecnici della rossa è la consapevolezza di essere la quarta forza del mondiale al momento. Ora difficile pensare che qualcosa cambi in Australia tra due settimane. Bisognerà attendere la gara di Baku a fine aprile per vedere uno spiraglio di luce in casa Ferrari… o peggio ancora, attendere il 2024!
Alberto Murador