Il mondiale di F1 scatterà finalmente questo weekend in Bahrain, sul circuito di Al Sakhir. Tante certezze per alcune scuderie, tanti dubbi da sciogliere per altre. Ma una cosa è certa: i campioni del mondo in carica (in realtà bi-campioni) partiranno con i favori dei pronostici. La Red Bull ha fatto vedere nella tre giorni di test pre-season la potenzialità enorme della RB19, senza nemmeno mostrare tutto… Questo è già un campanello d’allarme per i rivali di Ferrari e Mercedes.
Come sottolineato dall’ing Scalabroni ai microfoni di Pit-Talk, la Red Bull ha migliorato ulteriormente i punti di forza della vettura 2022, “limitandosi” ad un’ottimizzazione del pacchetto presente. Senza il bisogno di dover sviluppare più di tanto la nuova monoposto rispetto a quella vincente della passata stagione. Mentre i rivali della Ferrari da quanto emerso nei recenti test hanno parecchio lavoro da fare.
La monoposto del Cavallino è sicuramente migliorata rispetto alla F1-75, ma di certo non si può parlare di rivoluzione rispetto al 2022. Il concetto delle pance larghe nel posteriore è stato modificato, ma non estremizzato. Dunque la SF23 rispecchia una continuità con la vettura del 2022. Ed al tempo stesso, il Cavallino dovrà confrontarsi con i miglioramenti dei rivali in pista…
A tal proposito Scalabroni si aspetta un esito del campionato uguale a quello dello scorso anno, dato che nessuno dei tre top-team di F1 ha apportato alle nuove vetture una vera e propria rivoluzione dal punto di vista tecnico:
“Tutti e tre i top-team hanno ottimizzato il prodotto dello scorso anno, e quindi l’esito del campionato dovrebbe essere lo stesso dello scorso anno. A meno che uno non riesca ad incrementare la potenza del motore, altrimenti il risultato sarà uguale all’anno scorso. Parlo dal punto di vista logico..”
Secondo l’ingegnere argentino quindi la Red Bull è destinata a vincere anche questo campionato. Sono diversi (forse troppi) i punti interrogativi attorno ai rivali di Ferrari e Mercedes. Tralasciando la W14 che nei prossimi GP dovrebbe portare una versione B della vettura, il team di Maranello riuscirà a sistemare i problemi di usura delle gomme emersi nei test? La SF23 dimostra di avere gli stessi problemi emersi nella seconda parte della stagione 2022.. Il perchè l’ha detto Scalabroni:
“La Ferrari di quest’anno è un prodotto di Binotto. Pertanto continua ad essere come era prima. Binotto ha preso le decisioni più importanti (a livello tecnico) per la Ferrari di quest’anno. La vettura non è neanche uno sviluppo della F1-75, ma è un’ottimizzazione di quella del 2022. Quando si ottimizza la vecchia vettura, si può migliorare di quel 3-4%. Ma qua serve molto di più per chiudere il gap con Red Bull.”
Quindi stando a quanto affermato da Scalabroni non bisogna aspettarci miracoli da parte della Ferrari. Con molta probabilità la rossa si giocherà il secondo posto nei costruttori contro la Mercedes, un po’ l’esito che si è verificato nel finale di stagione di F1 del 2022. Per vedere davvero una monoposto rivoluzionaria bisognerà attendere il 2024, ovvero la prima Ferrari che nascerà sotto l’era Vasseur. Quest’anno (salvo miracoli) ci sarà ancora da soffrire…
Alberto Murador