Ben Sulayem vs F1, ancora un disaccordo che sa di crisi

Con i motori ancora spenti e la nuove auto ancora da presentare, la F1 continua a far notizia per quelle che tempo fa avremmo definito “voci del paddock” e invece sono dichiarazioni effettive e non solo da parte di personaggi di spicco ma anche legali.

Il neo Presidente della FIA, Ben Sulayem, è ancora una volta nell’occhio del ciclone della dirigenza della massima serie, dopo le dichiarazioni sul possibile ingresso di Andretti e GM come costruttore ecco la goccia che forse fa (già) traboccare il vaso.

Sul suo canale Twitter ufficiale, Ben Sulayem ha infatti espresso la sua opinione (la serie di tweet è riportata in fondo a questo articolo), decisamente sopra le parti, su quella che nelle ultime ore è stata “confermata” come presunta offerta per Liberty Media e la FOM di Domenicali da parte di un fondo con sede in Arabia Saudita di ben 20 miliardi di dollari per comprare la F1 e diventarne proprietari.

«In quanto custode dello sport motoristico, la FIA, in quanto organizzazione senza scopo di lucro, è cauta riguardo ai presunti prezzi gonfiati di 20 miliardi di dollari applicati alla F1».  – scrive il Presidente FIA nel suo tweet.

«A qualsiasi potenziale acquirente – prosegue – si consiglia di applicare il buon senso, di considerare il bene dello sport e di presentare un piano chiaro e sostenibile, non solo un sacco di soldi. È nostro dovere considerare quale sarà l’impatto futuro per i promotori in termini di aumento delle tariffe di ospitalità e di altri costi commerciali, nonché l’eventuale impatto negativo che potrebbe avere sui tifosi».

Parole che se rilette suonano dure come una sorta di “consiglio spassionato” ma che evidentemente per Liberty Media e FOM hanno esondato fuori dagli argini di quella che dovrebbe essere una figura super partes, tanto da indurli ad una risposta in forma legale:

F1 – GP di Abu Dhabi 2022

«La F1 ha il diritto esclusivo di sfruttare i diritti commerciali del campionato inoltre la FIA si è impegnata in modo inequivocabile a non fare nulla che possa pregiudicare la proprietà, la gestione e/o lo sfruttamento di tali diritti. Riteniamo che questi commenti fatti dall’account ufficiale del presidente della FIA sui social media, interferiscano con questi diritti in modo inaccettabile. Che qualsiasi potenziale acquirente delle attività di F1 sia tenuto a consultarsi con la FIA, è errato. Nella misura in cui questi commenti danneggiano il valore di Liberty Media Corporation, la FIA potrebbe esserne responsabile».

“Tu fai il tuo, noi facciamo il nostro”. Se dovessimo riassumere il botta e risposta in modo meno forbito. L’appunto di Ben Sulayem probabilmente potrebbe anche essere considerato lecito ma altrettanto probabilmente scritto nel modo sbagliato (e sui social) rischiando l’incidente diplomatico specie parlando quasi di dare un valore effettivo per quella che è la categoria senza esagerare.

FIA e fan compresi vorrebbero tutto meno che un grosso affare senz’anima ma solo auto che girano in tondo, questo è senza dubbio ma certo è che la stessa Federazione tempo fa ha permesso che i tempi cambiassero con Ecclestone prima e proprietà americane e non dopo. Oltre agli accordi commerciali, FIA e a questo punto Liberty Media e FOM forse dovrebbero colloquiare arrivando, per esempio e come detto milioni di volte, a rendere la F1 ancor più vicina alla gente e non parliamo di “fan boost” o “vota il pilota del giorno” ma dei prezzi degli autodromi, per dirne una visti anche i commenti da parte del popolo.

La stagione non è ancora iniziata, come detto, ma non scorre buon sangue tra i “custodi della massima essenza motoristica”, seguiranno aggiornamenti.

Riportiamo di seguito i tweet di Ben Sulayem : 

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