F1 | Montermini: “Leclerc sta chiedendo aiuto”

Ospite di Pit Talk, Andrea Montermini ci spiega il punto di vista di un pilota quando arriva un ordine di scuderia.

Andrea Montermini, ex pilota di F1, collaudatore per Ferrari e con un lungo palmarès in GT, è stato ospite a Pit Talk 329.

Il primo argomento da snocciolare, in questa puntata dedicata agli “scambi di coppia” di Interlagos, è l’aver negato, dopo la richiesta via radio di Leclerc, l’inversione della posizione con Sainz, rispettivamente al quarto e terzo posto.

Lo scambio di posizione avrebbe favorito la Ferrari di Charles Leclerc nella corsa al secondo posto del campionato piloti; lo stesso Sainz si sarebbe reso disponibile a scendere dal podio pur di far raggiungere l’obiettivo al compagno di squadra, come dichiarato dal team principal Ferrari Mattia Binotto nel post gara.

Per Montermini è comprensibile la decisione del muretto Ferrari:

Montermini alla guida della F1 Pacific nel GP di Germania del 1995.

“Siamo d’accordo che i punti per il secondo posto del campionato di F1 siano importanti, ma è altrettanto importante capire che Alonso era ad un secondo e due decimi da Leclerc, in una pista dove il DRS è particolarmente potente con l’Alpine di Fernando con una ragguardevole velocità di punta.”

Per l’ospite di Pit Talk è quindi corretto che la scuderia discuta del podio, ma è altrettanto necessario valutare tutti i problemi e le incognite che uno scambio di posizione può comportare e imporre la decisione conseguente sui piloti. il better safe than sorry, meglio sicuri che dispiaciuti tanto caro agli americani, salvaguardando i punti per il titolo costruttori.

Aggiungiamo che la Ferrari di Sainz ha tagliato il traguardo sotto investigazione per l’aver affiancato la macchina di Perez durante  il regime di safety car del sessantesimo giro, a maggior giustificazione della decisione presa dal box di Maranello.

I dolori del giovane Charles

“Credo che Leclerc stia passando un anno molto formativo specie a livello umano”, dice Montermini con una punta di sarcasmo; “È chiaro che il messaggio via radio di Charles sia una richiesta d’aiuto nei confronti della scuderia”, riferendosi alla richiesta fatta in punta di piedi dal monegasco al muretto che chiedeva di considerare i punti in palio per il campionato piloti.

“Altri piloti come Hamilton e Verstappen hanno maggiore voce in capitolo nelle decisioni di scuderia, ma questa voce è forte solo quando si ha la macchina vincente, come capitato ai due campioni del mondo di F1.