L’ospite di Pit Talk 328 è Paolo Ciccarone, voce storica della F1 di Radio Montecarlo e giornalista automobilistico di lungo corso.
Dopo aver raccontato un paio di fantastici aneddoti sul compianto “Furia” Forghieri, Ciccarone apre in punta di fioretto il suo intervento in trasmissione con Antonio Granato.
La débâcle Ferrari a Città del Messico
“Stuzzicato” da Antonio in merito all’ultimo Gp del Messico, l’ospite ha descritto così il comportamento delle Ferrari:
“I piloti scivolavano molto, Sainz sembrava essere suo padre, sempre in controsterzo. La macchina era sempre inchiodata dietro, un assetto abbastanza rigido senza rollio.”
Ma Ciccarone non dà la colpa solo a questo specifico aspetto:
“Lo scarso risultato è dovuto ad una serie di circostanze, tra cui l’assetto, che con l’aria rarefatta data dall’altitudine di Città del Messico, non ha funzionato al meglio, oltre al test di nuovi elementi motore in prospettiva 2023.”
Quest’ultimi sono, per motivi regolamentari, legati solo all’ aumento dell’ affidabilità dei componenti stessi anche se, contestualmente e come anche le altre scuderie stanno mettendo in opera, nel certificare la miglioria delle parti è ovvio che si cerchi anche un punto prestazionale migliorato.
Il futuro di Charles Leclerc
Rimanendo su Ferrari, si tocca l’argomento del contratto di Leclerc a Maranello.
In una intervista rilasciata dal primo pilota de facto a Roberto Chinchero il monegasco ha dichiarato che il contratto in essere tra lui e Ferrari scadrà nel 2024, ma che la sua permanenza è legata indissolubilmente alla vittoria di un campionato di F1.
Si legga fra le righe: se non arriva il mondiale, comincerò a guardarmi intorno.
“Penso che si siano già guardati intorno” risponde Ciccarone senza recalcitranza; “il manager di Leclerc, Nicholas Todt, di certo non è uno che dorme in piedi, e conosce bene quali siano gli accordi fra squadre e piloti.”
“Leclerc parla del 2024, ma già dal giugno del 2023 i giochi saranno fatti; soltanto uno sprovveduto può pensare che le cose vengano decise all’ultimo momento.”
Quindi è concreta l’ipotesi che Ferrari possa perdere il suo pilota di punta; per il giornalista però i dubbi sono ancora tanti e le certezze poche, tranne la necessità di Ferrari di avere un pilota vincente, e di Leclerc di avere una macchina vincente.
“Al momento esiste solo una macchina vincente, la Red Bull, ma con la presenza di Verstappen le porte sono chiuse.”
Per Leclerc rimane solo una soluzione: bisogna rendere vincente la Ferrari.