Quando si scrive, soprattutto pezzi d’opinione, è giusto talvolta saper anche fare marcia indietro. Delusi dallo spettacolo del Messico, coi mondiali già assegnati, eravamo convinti di assistere ad un GP utile solo a trascinare il Circus verso l’ultimo appuntamento stagionale. Ci sbagliavamo di grosso!
Lo spettacolo del GP del Brasile è stato straordinario, una delle gare più intense ed emozionanti della stagione. A partire dal venerdi (pole di Magnussen), alla Sprint Race del sabato (affermazione di Russell), al GP di domenica (doppietta Mercedes) i temi da sviluppare sono molti e tutti estremamente interessanti.
In primis la rinascita di Mercedes. Finalmente dopo un anno passato a ricorrere e raddrizzare un progetto fallimentare il team di Wolff riesce a cogliere la prima vittoria dell’anno. lo fa con Russell al suo primo successo in F1. Batte un Hamilton in palla danneggiato da una manovra sconsiderata di Verstappen.
La Red Bull si è mostrata opaca, oramai ha vinto tutto e può permetterselo. Fa una pessima figura Max Verstappen. In gara appena vede Hamilton smette di ragionare e causa una collisione che gli compromette la corsa. Fatto di gara, ci potrebbe anche stare. Non ci sta assolutamente il suo comportamento nel finale.
Rifiuta di dare la posizione a Perez utile per la corsa del compagno alla seconda piazza in campionato. Lo fa con un team radio netto e chiaro di disobbedienza all’ordine di squadra. Per lui davvero un momento buio ed antisportivo. Alla luce di quanto fatto 12 mesi fa da Perez ad Abu Dhabi è un comportamento inaccettabile.
Ferrari finisce dietro a Mercedes e Red Bull. La rossa rimane in corsa per la seconda piazza nel costruttori e nel mondiale piloti con Leclerc. Sainz fa una bella gara e va a podio, Leclerc rimonta dopo il contatto con Norris. Il monegasco è nervoso. Dopo l’ennesima gaffe del team venerdì non ci voleva il fuori pista causato da Norris. Alla fine chiede la terza posizione, non era il caso. Il clima non è dei più sereni. Lui reclama più attenzione, Sainz politicamente lo batte. Senza eccellere sta dalla parte di una squadra mediocre.
Nel frattempo dall’altra parte del mondo c’è una rossa che vince ancora. E’ quella di Pier Guidi e Calado, per la terza volta iridata nella propria classe del WEC. Il 2023 sarà l’anno del debutto in Hypercar con la 499P affidata alla AF Corse di Coletta. Prove di futuro?
Hamilton invece, avrebbe voluto vincere per centrate il suo personale record di almeno un successo dal 2007 a oggi, corre come un forsennato ma alla fine si complimenta con Russell. Talvolta fa la superstar ma riamane quando serve un signore. Il giovane Max dovrebbe prender appunti.
Tra 7 giorni tutti ad Abu Dhabi per l’ultima gara stagionale.