F1 | Suzuka: Red Bull va a caccia del titolo

In Giappone a Suzuka, casa di Honda, Max Verstappen potrebbe diventare per la seconda volta campione del mondo. Per la F1 non è un momento facile. Tra problemi Budget Cup e una direzione gara lacunosa la credibilità è a rischio.

La F1 che arriva in Giappone forse per la prima volta si pone davvero delle domande. Monza e Singapore sono state due pessime figure in termini di direzione gara. Se la F1 mai come adesso è capace di rivolgersi ad un pubblico così vasto, non può farlo con un sistema di direzione corsa così lento, macchinoso e poco comprensibile.

Inoltre, se ne parlerà domani, c’è la questione del budget cup la quale rappresenta un punto di non ritorno qual’ora Red Bull e Aston Martin fossero giudicate colpevoli.

Questo non fa bene alla F1, soprattutto le nuove un regolamento folle fatto di cavilli e aree grigie in cui, essere furbi ed aggirare i regolamenti, pare anche essere possibile. E’ sempre stato così ma l’attuale posizione mediatica del Circus pretende la necessità di cambiar registro.

L’aspetto sportivo invece potrebbe anche raccontare una bella storia. Quella di Honda. I Giapponesi tornati in F1 nel 2014, dopo anni difficili con McLaren in Red Bull trovato un partner vincente. La Power Unit Honda, quest’anno ricordata dal solo logo HRC sulla Macchina di Verstappen è a un passo dal secondo titolo iridato. Un impresa se pensiamo dov’era Honda solo tre stagioni fa.

Se succederà domenica succederà a Suzuka, la pista di Honda. Vincere in casa  per i giapponesi sarebbe un successo storico, voluto, atteso.

Per farlo Max Verstappen dovrà essere perfetto a differenza di quanto accaduto per una volta la settimana scorsa a Singapore. Sarà campione del mondo se vincerà la gara con il punto addizionale del giro veloce. Con questa combinazione Verstappen vincerebbe il secondo titolo con 5 gare di anticipo indipendentemente dal risultato della Ferrari di Leclerc.

Tutto però dipende da cosa sarà deciso riguardo alla questione budget cup.

Per il resto il mondiale non avrà nulla da dire. La Ferrari deve confermarsi solida come a Singapore e lavorare per trovare quell’equilibrio utile a fare la differenza. Proprio quello che di nuovo a Singapore è mancato.

Mercedes fa un po’ meno paura, la corsa al secondo posto nei costruttori è aperta e non va persa.