In Messico Max Verstappen batte un altro record. 14 vittorie in stagione, mai nessuno come lui in F1. Mai in discussione la sua vittoria, sin dal primo giro. Come sempre l’olandese magistrale e martellante nel passo gara, da far rabbrividire le scuderie rivali.
Verstappen è il primo a raggiungere questo traguardo in F1. Una gara che tutto sommato non ha nulla da raccontare. Molto statica e noiosa. Hamilton ha cercato di impensierire l’olandese, senza successo, a causa anche della strategia sbagliata. MVP della giornata Daniel Ricciardo che grazie alla strategia completa una grande rimonta. Da undicesimo a settimo eludendo, grazie al suo passo gara sulle soft, la penalità di 10 secondi inflitta in un contatto con Tsunoda.
Notte fonda per la Ferrari, lontanissima. Già da ieri peggior qualifica e tanti problemi. Quinto Sainz e sesto Leclerc, con le due F1-75 lontane oltre 60 secondi dal primo posto. Un GP davvero complesso e enigmatico per la Ferrari, se pensiamo che ad Austin Leclerc ha montato il nuovo motore. Risultato imbarazzante per la rossa che adesso si trova a doversi difendere dall’attacco al secondo posto costruttori di una Mercedes rinata.
Il secondo e quarto posto di Hamilton e Russell avvicina le frecce d’argento alla lotta per il secondo posto. Molto bene la Mercedes in gran ripresa in questa seconda fase di stagione. Hamilton piuttosto polemico sulla scelta strategica, in quanto aveva i mezzi per poter impensierire Max.
La Red Bull si conferma la monoposto migliore, più veloce e gentile sulle gomme su qualsiasi compound. Le premesse per un ciclo vincente a Milton Keynes ci sono tutte.
L’ordine di arrivo del GP del Messico: