F1 | Austin: Sainz, è davvero tutta colpa di Russell ?

Il GP degli USA di Carlos Sainz è durato pochi secondi, alla prima curva era finito. Carlos è stato molto duro con Russell ma si poteva evitare l’incidente?

Sainz costretto al ritiro nel corso del primo giro per un suo errore.

 

Il più deluso dall’esito del GP degli Stati Uniti è certamente lui, Carlos Sainz. Per lo spagnolo della Ferrari una gara convincente sarebbe stata estremamente utile. Per lui e per la squadra dato che il peso e la responsabilità della pole questa volta erano sulle sue spalle.

Carlos Sainz – Press Conference, Zandvoort.

Sainz in settimana aveva ammesso di come ad inizio stagione faticasse per comprendere bene ed adattarsi alla F1 75 rispetto al più performante Leclerc.

In America l’occasione per dimostrare di esserci nei fatti e non solo nelle intenzioni ma invece è andato tutto storto. Fino al via Sainz era stato autore di una GP maiuscolo in cui aveva conquistato un’autorevole pole proprio sul compagno poi scattato dalla 12 piazza per le penalità riguardanti il motore nuovo.

Al via del GP la partenza di Sainz non è stata incisiva. Ha perso la posizione e per tentare l’incrocio su Verstappen ha scelto una traiettoria molto interna che ha tagliato la linea ideale di Russell.

F1 Hamilton e Russell – Mercedes

Certamente non si può dare tutta la colpa al ferrarista ma Russell in quel contesto non poteva sparire. La toccata è stata inevitabile.

Durissimo sull’inglese Sainz :

“Sono molto deluso e arrabbiato con Russell. E’ la seconda gara consecutiva che finisco senza nemmeno completare un giro. Stavo battagliando con Verstappen e da dietro viene a spingermi uno che non era nemmeno in lotta con noi. E’ frustrante.

“Errore mio? No ma da quest’anno abbiamo capito che in Ferrari abbiamo un problema con le partenze!”

Russell, che si scusa, rimedia 5 secondi di penalità, giusti. Il tutto è corretto finisca così. E’ stato un contatto di gara. Un contatto che forse con un miglior scatto della F1 75 si poteva evitare.