L’ultima volta che si corse a Singapore fu il 2019, quel giorno su Ferrari Sebastian Vettel vinse la sua ultima corsa in F1. Si ritorna a Marina Bay dopo tre anni, a tre settimane dal GP di Monza, per iniziare il rush finale di questo mondiale.
Con sei gare d’anticipo, la matematica dice che Verstappen potrebbe già diventare Campione del Mondo qui, qual’ora dovesse vincere con Leclerc ottavo e con Perez non oltre il quarto posto. Numeri e dati che fanno capire come il mondiale di F1 2022 attenda solo l’ufficialità per proclamare per la seconda volta Max Verstappen Campione del Mondo di F1. Se non lo sarà qui il prossimo macht-ball sarà in Giappone la settimana successiva.
Questo è un dato che fa riflettere. Il vuoto di potere lasciato da Mercedes è stato preso da Red Bull. Una leadership forte capace di chiudere il campionato con largo anticipo esattamente come Mercedes sapeva fare negli anni precedenti.
In questo panorama la Ferrari si avvia a concludere una stagione deludente benché il suo Team Principal, Mattia Binotto, ci tenga a precisare che l’obiettivo di tornare competitivi è stato raggiunto.
La Ferrari ha illuso per metà stagione poi si è sciolta. L’epilogo di questo mondiale è pesante, l’idea di contendere il titolo sino alla fine è naufragata già in estate. In queste ultime sei gare, a partire proprio da Singapore, la rossa avrà il compito di poter dire la sua mettendo le basi per un campionato F1 2023 più concreto. In caso contrario, con tutte le conseguenze del caso, il 2022 verrebbe archiviato come un vero e proprio fuoco di paglia.
Sta poi agli uomini di comando capirlo e comprendere che il percorso che si sta intraprendendo non sembrerebbe aver nulla a che fare col dna Ferrari. Reagire è d’obbligo.
Il Gp di Singapore di F1 si corre dal 2008, è stata la prima gara ad essere disputata in notturna, il pilota con all’attivo più vittorie è Sebastan Vettel.
Mercedes con 4 successi è il team più vincente sul circuito di Marina Bay seguita a ruota da Red Bull e Ferrari a quota 3.
La prima edizione del GP di F1, quella del 2008, diventerà famosa per lo scandalo del crash-gate che coinvolse il team Renault. Sempre quell’anno Felipe Massa lì lasciò i punti che alla fine dell’anno gli costeranno il campionato contro Hamilton. Ai box un’errata segnalazione lo fece ripartire mentre era ancora in corso il rifornimento di carburante.
Quello fu però un episodio clamoroso, oggi la tendenza all’errore è una costante. Per un 2023 all’altezza delle aspettative la gestione della gara dal box sarà il vero limite da saper superare.