Charles Leclerc ammette che sia in positivo che in negativo quest’anno nessuna gara è stata senza emozioni.
di Federico Caruso | @fclittlebastard
La F1 si sta godendo la pausa estiva. E tra voci di mercato, trasferimenti piloti e analisi della prima metà del campionato, c’è chi rilascia interviste fotografando la prima parte di stagione appena passata. Charles Leclerc ha visto praticamente sfumare tutte le sue possibilità di vittoria nell’ultimo GP in Ungheria. Gli 80 punti che dividono Leclerc da Verstappen al giro di boa sembrano davvero impossibili da recuperare. Soprattutto quando hai davanti Max e la Red Bull che sembrano non sbagliare mai. Ma nonostante questo, Leclerc ammette che ogni gara è stata un’emozione. In una intervista rilasciata alla BBC Leclerc racconta come ha visto la prima parte di stagione e come pensa di affrontare la seconda parte.
“Che fosse in alti o bassi, non c’era gara senza emozioni. O si vinceva o si era in vantaggio e poi si verificano dei problemi o altro. É stata una prima parte della stagione con alcune cose che sono successe. Prima di tutto, è stato fantastico vedere che finalmente siamo tornati a lottare per le vittorie. D’altra parte, non siamo riusciti a massimizzare tutto il potenziale che avevamo. E questo non è eccezionale. Abbiamo ancora la seconda parte di stagione da recuperare, spero, e spingerò al massimo. Ma le ultime gare sono state un po’ difficili.”
Leclerc spesso si è trovato in disaccordo con le prese di posizione Ferrari sugli errori in pista. Ma comunque il giovane monegasco rimane concentrato e ammette:
“Diciamo che sappiamo che su questo dobbiamo lavorare. Vogliamo fare assolutamente di tutto per migliorare in ogni singola cosa che facciamo e ovviamente guardando alla prima parte di questa stagione, ci sono stati dei problemi di strategia, ci sono stati dei problemi di affidabilità e ci sono stati errori di guida. Su affidabilità e strategia, stiamo lavorando molto duramente per migliorare. E dopo un errore, seguiamo sempre esattamente lo stesso processo, che è cercare di analizzare da dove vengono gli errori, perché abbiamo preso la decisione sbagliata a un certo punto della gara, per andare avanti. Non appena capiamo l’errore, allora possiamo andare avanti”.
Il ferrarista è anche duro con se stesso. Segno di chi vuole migliorarsi volta per volta. Anche i più grandi della storia hanno sbagliato, ma dai loro errori hanno sempre imparato.
“Sono estremamente duro con me stesso. Quindi è molto più difficile affrontare i miei errori che quelli della squadra, anche se ovviamente siamo una squadra e noi perdiamo e vinciamo insieme. Sono sempre più duro con me ogni volta che sbaglio io, e ovviamente la Francia è stata una di quelle che ha fatto un po’ male.
Anche Imola un po’, anche se non c’erano molti punti coinvolti perché potevo tornare in pista. Ma ogni volta che passo questo momento difficile, seguo lo stesso processo, cercando di analizzare cosa non andava. Ed è principalmente mentale. Sai, qual è la mentalità che avevo in quel particolare momento della gara che mi ha spinto ad andare oltre il limite e sbagliare? Parlarne sembra abbastanza facile, ma non è sempre facile individuare esattamente cosa stesse succedendo nella tua testa in quel momento. Ma penso che questo sia un mio punto di forza e mi aiuti a migliorare come pilota ogni volta che faccio un errore.”
La Ferrari potrebbe avere tutte le carte in regola per dare una svolta alla stagione di F1. Con un pilota che sa reagire con forza ai propri errori ed una guida che lo porta sempre a combattere per il primo posto, potrebbe davvero essere per la Ferrari la stagione del riscatto. Ma con i noti problemi di management e di direzione sportiva anche a Leclerc potrebbe sorgere qualche dubbio sulla fiducia in questa squadra.
E allora perché riporre tutta questa fiducia se ci sono evidenti problemi di gestione del team e continui errori dai box? Leclerc risponde con una vera prova d’amore per la Ferrari.
“Il modo in cui lavoriamo. Perché so quanto sono stati difficili gli ultimi anni per tornare dove siamo. E so che siamo arrivati a questo livello perché per due anni abbiamo lavorato su quei punti deboli della vettura. Abbiamo ancora dei punti deboli e dobbiamo lavorarci sopra. Ma se lavoriamo bene come abbiamo fatto negli ultimi due anni su altri punti deboli, sono fiducioso che li supereremo.”
La Ferrari si trova a dover decidere in fretta per dare una svolta alla stagione in corso. La pausa estiva porterà consiglio? Lo speriamo davvero, per provare a riprendere un mondiale che potrebbe essere meraviglioso con una lotta al vertice Leclerc-Verstappen, e poi per questo ragazzo, che quando corre ci mette tutto l’amore per i colori Ferrari.