Sparisci: “Ferrari? Servirebbero rinforzi”

Nella puntata 316 di Pit Talk è intervenuto Daniele Sparisci, giornalista del Corriere della Sera, che ha commentato il GP d’Ungheria. All’Hungaroring ha trionfato Max Verstappen che ora, grazie alla vittoria di Budapest, ha creato un distacco di 80 punti da Charles Leclerc. Il monegasco della Ferrari si è dovuto tristemente accontentare del sesto posto. 

 

F1 – Il Gran Premio d’Ungheria, che si è corso domenica 31 luglio, non è di sicuro stato rocambolesco come quello dello scorso anno, però anche in questo 13esimo appuntamento stagionale, sono accaduti vari episodi. Primo su tutti la sconfitta della Ferrari. Leclerc, che inizialmente si sarebbe potuto dire avesse la gara in pugno, per vari errori commessi, si è classificato solamente sesto. Perdendo i punti così preziosi in ottica mondiale, ha favorito il rivale numero uno, Max Verstappen, che ora si trova davanti di 80 punti.

Ferrari Ungheria F1

Durante la puntata numero 316 di Pit Talk si è analizzato il GP rivelatosi davvero triste (per l’epilogo) per i tifosi della Rossa. In trasmissione è intervenuto il giornalista del Corriere della Sera, Daniele Sparisci che ha commentato la gara. Alla domanda: “Sarebbe necessario un cambiamento all’interno dell’ambiente Ferrari?”, Sparisci ha risposto: “Servirebbero rinforzi più che altro. Persone con esperienza e soprattutto qualcuno che si presenti alle gare senza la paura di sbagliare perché questi errori sono anche frutto della paura di commettere danni.

In ogni GP è successo qualcosa: dal motore che si rompe, all’errore di strategia. È un po’ una “pentola a pressione”: quando arriva al massimo esplode. Oggi parlavo con una persona che mi ha fatto una metafora molto bella “Alla fine la Red Bull vince perché non ha paura di segnare il gol in rovesciata”. Il Team ha un atteggiamento mentale più tranquillo. In Ferrari sono stati buttati via tantissimi punti però le stesse persone di ieri, nelle gare iniziali erano state perfette”.

Sparisci continua dicendo: “Quindi si tratta di capire bene la situazione. Io dico che la Ferrari non ha valutato bene il fattore tempo. È arrivata con la macchina più pronta che aveva poi però, per una serie di cose, ha dilapidato il vantaggio che possedeva. Se penso che oggi Leclerc ha 80 punti in meno di Verstappen mentre all’inizio aveva un vantaggio di 46 lunghezze… È una cosa incredibile. C’è da dire poi che il mercato degli strateghi non è come quello del calcio, non è semplice. C’è bisogno di una revisione profonda perché qui non si tratta di sostituirne uno.

Ora si parla molto di Anna Schmitz, ma siamo sicuri che sia la stratega perfetta? O dietro c’è una squadra più pronta? Perché è questa la differenza: la F1 è una squadra non un singolo. In Ungheria Verstappen aveva la macchina migliore con la squadra migliore che ha sempre avuto”. Il Gran Premio ungherese chiude la prima parte della stagione. Ora i piloti e i Team hanno la possibilità di riposarsi con la pausa estiva per tornare poi in pista nella famigerata Spa (28 agosto) dove la paura è l’ultima cosa che serve se si punta a vincere.