La sosta estiva volge al termine ed entriamo nella settimana del GP di Spa, teatro di grandi rimonte e di vittorie mai banali.
Il GP del Belgio del 2014 regala sorprese e nuovi scenari interni per la Red Bull. Un arrembante Daniel Ricciardo, alla sua prima stagione in RB esce trionfante dal circuito di Spa, capitalizzando tutte le occasioni nel corso della gara.
Ricciardo parte da una innocua quinta posizione, guadagnata durante le qualifiche. In soli 6 giri però riesce subito a raggiungere la seconda piazza. La prestazione di DR3 mette in cattiva luce quella di Vettel, ancora a secco di vittorie che rimarranno 0 fino alla fine della stagione.

Un trionfo quello di Ricciardo che va’ a sancire il cambio di gerarchie all’interno del team di Milton Keynes. Ricciardo comanda quasi l’intera gara resistendo anche al ritorno di Rosberg che aveva cambiato l’ala anteriore danneggiata. Quello che potremo finire un back-to-back iconico per HoneyBadger dopo la vittoria in Ungheria, che si ritaglia un posto importantissimo nella scuderia che in quel momento chiudeva un ciclo di 4 campionati vinti.
Quello di oggi è soltanto un lontano ricordo di quello che è stato Ricciardo nel 2014, un pilota nel pieno della sua crescita personale e sportiva, in grado di spodestare un Vettel pluricampione del mondo che l’ha consacrato nell’olimpo dei piloti F1. Da un paio di anni ormai la sua assenza nelle parti alte della classifica si sente, quello che ci auguriamo è che un addio alla McLaren possa far ritornare Ricciardo al suo “prime”.