Tra Red Bull e Porsche sembrava essere tutto pronto, ma a quanto sembra la scuderia di Milton Keynes ha puntato i piedi.
Oggetto della discordia sembra essere la cessione del 50% del pacchetto azionario della scuderia anglo-austriaca alla Porsche, che secondo il magazine tedesco Auto Motor und Sport avrebbe irritato non poco Chris Horner e lo stato maggiore del team.
L’operazione è stata salutata con molto favore da Dietrich Mateschitz, ma altri membri di peso del team, come Helmut Marko, Adrian Newey e lo stesso Horner avrebbero storto il naso alla notizia.
Il team principal Red Bull ha infatti commentato con una frase sibillina le voci relative all’accordo, quasi a voler allontanare le voci dell’accordo con Porsche:
“La situazione è complessa. Ora possiamo costruire da soli il nostro motore. Siamo l’unico team accanto alla Ferrari a sviluppare l’auto e il motore sotto lo stesso tetto”.
Red Bull Powertrains, tra l’altro, dalla prossima stagione con tutta probabilità lascerà spazio, sulle fiancate di Red Bull e Alpha Tauri, nuovamente al marchio Honda, con il motore che sarà comunque sviluppato dai motoristi di Milton Keynes.
Horner però invita a non trarre conclusioni affrettate, visto che a Milton Keynes non hanno fretta nel definire gli accordi con i motoristi, evidenziando come i dettagli siano particolarmente complessi e l’accordo sta portando a discussioni costruttive.
C’è, comunque, ancora molto tempo per trovare una soluzione che tutti auspicano essere la migliore possibile per entrambe le parti e lo stesso Horner invita a non avere fretta.
Di certo, quella che sembrava essere cosa fatta sta portando con sè diverse insidie e in Red Bull non si nascondono di certo.
La matassa, dunque, deve ancora essere dipanata, anche perchè a quanto sembra la Honda non ha deposto le armi e il team si ritrova in una situazione non del tutto chiara per quanto riguarda i motori.