Un weekend pieno di novità quello appena trascorso a Spa Francorchamps, per il gran premio del Belgio. La notizia bomba della regolamentazione 2026, il preannunciato arrivo di Audi in F1 e le voci insistenti sull’ imminente approdo di Porsche come nuovo fornitore motori per Red Bull.
Porsche in F1 al fianco di Red Bull
Per quest’ultima indiscrezione, gli organi ufficiali Red Bull, Chris Horner in primis, non hanno confermato la notizia, relegandola a semplice pettegolezzo.
Sempre il Team Manager Red Bull ha dichiarato che ci sono ancora tre anni e mezzo prima dell’avvio del nuovo regolamento, c’è quindi tempo per fare le dovute scelte tecniche per il futuro.
Parole che stridono con quanto dichiarato venerdì in conferenza stampa dal CEO Audi Markus Duesmann.
Incalzato sul come mai non sia stata scelta una sinergia tra la casa dei quattro anelli e Porsche, ha risposto che la strategia condivisa è di mantenere separate le due anime (ed il differente tipo di clientela, più “sciovinista” la prima e più “corsaiola” la seconda, n.d.r.): il propulsore Audi sarà 100% tedesco, Porsche svilupperà in Inghilterra.
La regolamentazione PU 2026
Questi gli accadimenti del weekend; ma per tornare sul focus di questo articolo, vogliamo prendere in considerazione il primo punto del regolamento 2026 sullo sviluppo delle Power Unit.
La nuova regolamentazione prevede l’utilizzo obbligatorio di carburanti 100% sostenibili; una direttiva che lascia aperta la porta a molteplici approcci tecnici alla creazione della benzina del futuro.
Uno di questi approcci, oltre all’utilizzo di biomassa già parzialmente utilizzato in F1, è quello attualmente in sviluppo da parte di Porsche, ossia un nuovo carburante sintetico ad anidride carbonica ed idrogeno.
I nuovi eFuel
Questa innovativa “benzina” fa parte della nuova generazione di carburanti denominata eFuel, e la casa di Stoccarda è pioniera della tecnologia tramite la partecipazione in HIF Global LLC.
la HIF, una holding con sede in Santiago del Cile compartecipata da Siemens Energy e ExxonMobil, è responsabile del primo impianto al mondo di produzione carburanti verdi, denominato “Haru Oni“, fatti a partire dall’idrogeno sintetizzato tramite energia rinnovabile e CO2 catturata dall’atmosfera.
Come Porsche potrebbe essere avvantaggiata
Nelle prime indiscrezioni dell’arrivo Porsche, molti hanno parlato di una “facilitazione” per il costruttore tedesco tramite l’eliminazione della MGU-H, la componente della Power Unit legata al turbo compressore, paventando una mancanza di applicabilità industriale della tecnologia.
In pratica un ritorno al Kers, una sorta di passo indietro evolutivo non indifferente.
Ma è indubbio che la vera facilitazione, quasi lapalissiana, è data dall’evidente vantaggio tecnologico di Porsche sullo sviluppo degli eFuel, come qui sopra dimostrato.
L’annuncio a breve
In conclusione, Porsche ha avuto la strada spianata per un annuncio di ingresso in F1 più che imminente, supponiamo già a settembre, alla luce di quanto dichiarato da Bloomberg lo scorso 26 Agosto, ossia la volontà di Stoccarda di avviare la propria quotazione in borsa con una raccolta preordini intorno agli 85 miliardi di Euro.
Sicuramente Stoccarda dovrà annunciare l’arrivo prima del 15 Ottobre, ultimo giorno per poter notificare alla FIA la volontà di diventare fornitori PU per il 2026 e sedersi al board dei costruttori con diritto di voto.