F1 | Domenicali: 24 gare e più sprint race dal 2023

Stefano Domenicali ha tracciato il futuro della F1, immaginando un nuovo Mondiale composto da 24 gare con alcune importanti novità allo studio.

F1 - Partenza del GP d'Ungheria, Budapest, 2022

Il capo della FOM Domenicali ha avuto modo, nel corso di un’intervista, di tracciare quelle che saranno le linee guida per la F1 dei prossimi anni, con delle novità al format dei weekend di gara.

F1, Stefano Domenicali
F1, Stefano Domenicali

Infatti, l’obiettivo di Domenicali è quello di limitare il più è possibile il tempo riservato alle prove per poi estendere il più possibile il ricorso alle gare sprint.

Dunque, le prove libere si svolgeranno solo il venerdì, con un’unica sessione per poi dare spazio alle sprint race, che nella stagione 2023 si punta a raddoppiare.

Secondo Domenicali questo nuovo formato è studiato per venire incontro alle richieste del pubblico, anche se ha affermato che il format attuale è gradito a pioti e ingegneri.

“Agli ingegneri ed ai piloti il format attuale piace, ma gli spettatori si aspettano qualcosa in più e dobbiamo cercare di venire loro incontro.  Chi paga il biglietto ha diritto ad un weekend interessante in ogni sua singola giornata. A parte il primo turno di prove libere del venerdì, vorrei che ci fosse qualcosa in palio in tutte le altre sessioni, pur rispettando l’unicità del Gran Premio vero e proprio. Per quanto riguarda invece le gare sprint, è nostra intenzionale raddoppiarne il numero per la prossima stagione, facendo anche qualche ritocco al loro formato. Intanto mi fa piacere che anche la MotoGP si sia incamminata in questa direzione. A qualcuno può non piacere in modo particolare ma credo che questo faccia parte delle cose: non puoi mettere d’accordo tutti”.

L’altro punto di interesse per Domenicali è rappresentato dal numero delle gare, che dovrebbe estendersi a 24, con l’arrivo dui Las Vegas e la probabile conferma del GP del Belgio.

La F1 è stata reduce dal forfait per il 2023 del GP di Francia, ma ad avviso di Domenicali altri circuiti potrebbero subire la stessa sorte:

 “24 è il numero a cui stiamo puntando – ha ammesso Domenicali – e, anche se c’è molta più domanda, non vogliamo andare oltre. La prossima stagione avrà 23 o 24 GP. Ho letto che questa potrebbe essere l’ultima volta in Belgio, ma sarei cauto con certe affermazioni. Le negoziazioni vanno avanti e sono sicuro che questo weekend vedrete spesso i rappresentanti del circuito nel mio ufficio. La Francia non ci sarà nel 2023, ma potrebbero esserci chance nel 2024, così come spero che la Germania torni presto. Anche se non portano tanti soldi, rispettiamo al massimo le sedi storiche, ma abbiamo spesso detto che non si può contare solo sulla tradizione. Anche piste come Monza devono ammodernarsi se vogliono restare in calendario”.

F1 Autodromo Nazionale di Monza

Dunque, a rischiare il posto dovrebbero essere anche Montecarlo e Monza, che in questa edizione festeggerà il centenario, mentre Spa è stata reduce dall’intervento di restyling delle curve Eau Rouge – Raidillon, curato dalla Drome di Jarno Zaffelli, società che si è occupata anche del circuito di Imola, città natale di Domenicali.

La Drome è stata anche al centro dell’attenzione per aver proposto in passato la modifica della Curva Grande a Monza, voluta dalla Dorna e bocciata da Hermann Tilke, ma ora il messaggio di Domenicali sembra chiaro e va in linea con quanto detto dal delegato tecnico Ross Brawn: o i circuiti si adeguano ai nuovi standard o rischiano l’esclusione.

Tutti avvisati, quindi, soprattutto i circuiti storici: per Domenicali è venuto tempo di adeguarsi ai nuovi standard, altrimenti sarà peggio per loro…