F1 | 2026 il ritorno del turbo lag

La semplificazione dell’architettura degli attuali motori di F1 era stata chiesta dai grandi marchi alla Federazione e ieri sono stati accontentati. ne abbiamo già parlato qui: https://www.f1sport.it/2022/08/f1-fia-decisi-i-motori-2026/

Ora potranno entrare in Formula 1 ed annunciare le partnership, da tempo già raggiunte,  con le varie squadre e iniziare a progettare le loro prime unità propulsive per monoposto. 

immagine gentile concessione VandoneFilm

Una delle richieste vincolanti, mosse dalle grandi case automobilistiche, era l’eliminazione dell’elemento MGU-H, ovvero quel moto-generatore posto sull’albero di compressore e turbina capace di recuperare energia quando la turbina muoveva il compressore e accelerare il compressore quando ancora la turbina non aveva la spinta necessaria dei gas di scarico. Eliminava, insomma, il turbo lag! Quel ritardo di accelerazione che i piloti soffrivano negli anni ’80 quando, premendo sull’acceleratore, dovevano attendere che la turbina accelerasse a tal punto da consentire al compressore di comprimere la miscela aria/benzina al livello prefissato per aumentare la potenza in modo sensibile. 

I grandi marchi che stanno per entrare in F1, di fatto, non erano interessate allo sviluppo di una tecnologia di questo genere. Non c’è un elemento similare all’MGU-H nel campo della produzione di serie. La Formula 1 in questo caso non ha fatto scuola. Qualche decennio fa sfornava soluzioni che poi venivano riprese per la produzione automobilistica, oggi è il contrario e sono le grandi case ad imporre le loro scelte tecnologiche e, in questo caso, la loro semplificazione tecnico regolamentare.

Si ritornerà quindi al turbo lag che tanto complicava la guida dei piloti anni ’80 quando le improvvise accelerazioni dei motori sovralimentati erogavano improvvisamente la potenza rilasciando quei cv come “un calcio nella schiena”. Gli errori potevano infatti essere frequenti e le sbandate controllate quasi la normalità. Spettacolo puro insomma e difficoltà aumentate. Non illudiamoci però di rivedere cose simili. la tecnologia ha fatto passi da giganti e tanti altri ne potrà fare da qui al 2026. Già oggi esistono soluzioni che normalizzano il ritardo del turbo e poi va evidenziato e ricordato che negli anni ’80 le monoposto in realtà erano equipaggiate di bi-turbo! Due turbine, una per bancata, oggi invece è solo una e rimarrà una nel 2026. 

Certamente assisteremo ad un aumento della spettacolarità dettata dal fatto anche che l’MGU-K che sopravvive alla rivoluzione tecnica dei motori verrà addirittura quasi triplicato nella potenza raggiungendo quasi 500cv (attualmente sono 160!). Coppie elevatissime quindi, ritardi nell’erogazione ed insomma… spettacolo assicurato!