Leo Turrini non crede al complotto spagnolo in Ferrari

Leo Turrini non crede al complotto spagnolo in Ferrari. Quello a cui  tutto il mondo ha assistito ha una spiegazione diversa.

 

di Federico Caruso | @fclittlebastard

Nell’ultima puntata di PitTalk è intervenuto il giornalista Leo Turrini. L’argomento scottante della puntata è stato ovviamente la scelta di rovinare la gara a Leclerc da parte di Ferrari. In questi giorni dopo la gara di Silverstone, la Ferrari, in tutti i modi possibili, ha tentato di mascherare le gravi colpe sul quarto posto di Leclerc con motivazioni al limite del discutibile. Anche sugli account ufficiali Ferrari migliaia di persone hanno chiesto a gran voce: perché?

Perché penalizzare il pilota di punta Leclerc a favore di Sainz? A vedere forse il numero di persone di nazionalità iberica in Ferrari, tra sponsor spagnoli, tattici spagnoli, investimenti spagnoli, pilota spagnolo, commentatore spagnolo, qualche domanda potrebbe sorgere. Leo Turrini intervenuto alla nostra trasmissione radiofonica ci ha detto la sua:

“La Ferrari ha investito soldi, energie, risorse, attenzioni per allevare Leclerc. Lo hanno preso che era un adolescente, lo hanno seguito come un figlio. E’ un fuoriclasse assoluto del volante, non si può ipotizzare nessun tipo di favoritismo!”

Leo Turrini è completamente in disaccordo con le voci che stanno circolando. Non gli sembra possibile. Eppure da tanti anni la F1 non è fatta più da signori con un codice d’onore. Ma sono soprattutto affaristi e uomini di grandi aziende che devono trarre profitto. Alla fine dei giochi è una grande azienda la F1. E come in tutte le grandi aziende comanda chi ha il potere.

La credibilità di questo sport già messo a dura prova con le varie scelte discutibili da anni a questa parte. Però allora rimane un fatto incompiuto e senza spiegazione, ovvero l’errore in pista da parte della Scuderia Ferrari. Se non c’è stata malafede nella decisone, il non aver voluto far entrare Leclerc è stata davvero una scelta di mancata visione generale. Di incompetenza.

Andiamo quindi al dunque. A livello sportivo la Ferrari ha sbagliato con la scelta di far rientrare Sainz invece di Leclerc. E a livello aziendale sbaglia a continuare a dar ragione e difendere questo management del team sportivo di F1. Un errore del genere fatto per incompetenza e mascherato dalla vittoria di Sainz, avrebbe creato i presupposti di qualche testa tagliata in epoche differenti da questa?

O forse, tutti i tifosi Ferrari sono stati presi in giro gli anni passati dal sentirsi dire che il 2022  sarebbe stato l’anno giusto? Il mondiale è ancora lungo. Ci sono ancora tanti punti da conquistare. Ma se la Ferrari continua a voler portar a casa la singola gara più che aver una veduta più grande di insieme, beh allora sarà davvero dura.