La sfortuna di Jacques Villeneuve nel GP di Canada

F1 – ci avviciniamo al nono appuntamento della stagione, che si terrà nel circuto Gilles Villeneuve in Canada, casa proprio del figlio, campione iridato, Jacques. GP che non è mai riuscito ad onorare a causa della sfortuna.

Quando la sfortuna ci si mette, in F1, c’è poco da fare. Lo sa bene Jacques Villeneuve campione del mondo 1997, che nel GP di casa non è mai riuscito a stupire i suoi tifosi, anzi, tutt’altro. Il piccolo Jacques perse suo papà alla tenera età di 11 anni e decise bene di seguire le sue orme. Sin dal suo approdo in F1, nel 1996, il canadese ha ottenuto risultati ottimi con una monoposto estremamente competitiva. Tanto da battere l’allora favorito Michael Schumacher al suo secondo anno in F1. Dopo i primi tre anni però il buon Jacques non tornerà più ai suoi livelli, ottenendo sempre mediocri risultati con monoposto dalla dubbia competitività. Ciò che è curioso è il suo rendimento negli anni nel GP canadese, anche conoscendo il legame che c’è con questo circuito, dedicato a suo papà Gilles deceduto nel 1982.

Jacques colleziona solo un podio nel GP di Montreal, nel 1996, dopodichè un’ecatombe. Il canadese è protagonista di una serie di errori e di problemi meccanici nel corso degli anni che gli impediscono di concludere il GP o di ottenere un buon piazzamento in gara. Il crash più iconico è sicuramente quello del 1997, in piena lotta titolo mondiale, Jacques colpisce il famigerato “Wall of champions” al secondo giro. Sfortuna, foga e voglia di eccellere, hanno fatto sì che Villeneuve non riuscisse mai a dimostrarsi competitivo nella gara per lui più significativa. Quella dei GP di casa è una tradizione molto spesso sfortunata per i piloti di F1, basti pensare a Charles Leclerc o a Daniel Ricciardo che hanno sempre avuto difficoltà e sfortuna nei rispettivi GP casalinghi. La voglia di vincere davanti al proprio pubblico è una sensazione impagabile, ma spesso, si trasforma in foga, fatale per i piloti.

Questo Villeneuve l’ha vissuto, e gli errori che ha commesso dal 1997 al 2001, non gli ridaranno mai indietro la possibilità e la soddisfazione di poter salire sul gradino più alto nel circuito dedicato al suo papà.