Pirro: “Il problema di Hamilton è stato l’incidente di Latifi”

F1 Pirro

F1 – Emanuele Pirro: “Il problema di Lewis Hamilton è stato l’incidente di Latifi, non la decisione Michael Masi. L’ex pilota e attuale membro della commissione FIA ci ha raccontato i cambiamenti di quest’anno nella direzione gara di F1.

di Federico Caruso | @fclittlebastard

Nella nostra ultima puntata di PitTalk è intervenuto Emanuele Pirro. L’ex pilota e attuale commissario FIA, ci ha raccontato dei cambiamenti nella direzione gara di F1 rispetto allo scorso anno, dopo i fatti noti dell’ultimo GP di Abu Dhabi. Nella puntata 305 di PitTalk abbiamo invitato Emanuele Pirro e abbiamo chiesto a lui un opinione di quello che sta accadendo quest’anno in F1 nella direzione gara.

Ovviamente non abbiamo voluto chiedere di confrontare le direzioni gara, ma più che altro capire se rispetto all’anno scorso siano cambiate le dinamiche e i parametri di giudizio. Pirro ha voluto prima di tutto precisare l’accaduto dello scorso anno.

“Ricordo che la direzione gara dirige la gara, e poi c’è il collegio dei commissari, che fanno si che i regolamenti vengano rispettati. L’anno scorso è successa una tempesta perfetta che ha impedito a Hamilton di vincere un campionato sudatissimo, che però a pochi giri dalla fine sembrava che stesse per vincere.

Però vorrei ricordare che il problema di Hamilton è stato l’incidente di Latifi, non è stata la decisione di Michael Masi. Se vi ricordate con la sequenza del cambio gomme si è trovato Verstappen con le gomme nuove, Hamilton con le gomme usate. Nel motorsport di oggi quando c’è un incidente, anche se non è grave, ma c’è una macchina in pista, il direttore di gara è obbligato a far entrare la safety-car per far rallentare i piloti. A quel punto la fregatura Hamilton l’aveva presa.”

Emanuele Pirro ha poi continuato prendendo un po’ anche le parti di Michael Masi. Facendo un paragone anche con quello che sta accadendo quest’anno nel calcio.

“Si è scelto come capro espiatorio Michael Masi che è un grande direttore di gara. E secondo me mancherà alla F1. Ma purtroppo, a chi tocca nun se ingrugna, è brutale dirlo, però è il rischio di quando si decide tutto all’ultima gara. Adesso abbiamo nel calcio la stessa situazione con Inter e Milan. Speriamo che non sia una decisione arbitrale o un episodio. Però non ci dimentichiamo che il campionato è una serie di eventi e di gare. E ogni punto conta uno, sia alla prima gara, che all’ultima. È anche un po’ il bello dello sport. Cioè alla fine è sport. Come il calcio è calcio.

Il brutto è che quando due squadre o due piloti come abbiamo visto, Inter e Milan nel calcio, Hamilton e Verstappen arrivano cosi vicini, purtroppo il gradino più alto del podio è monoposto. Perché al netto di quello che è successo, e al netto delle simpatie, non possiamo negare che questi due sono campioni straordinari. Hanno fatto un percorso difficilissimo, pieno di tensioni. Sono arrivati a giocarsela fino all’ultima curva.”

Nella sua esaustiva risposta però non è stato nominato il problema della gestione della safety-car e lo sdoppiaggio dei  piloti doppiati. Anche dal nostro pubblico, in diretta su YouTube, infatti sono arrivate domande in tal senso.

doppiati abu dhabi 2021

“Io ricordo a chi ci ascolta che il fare sdoppiare i piloti, a me non piace come cosa sinceramente. Però oggi per chiarezza, 2022, è stato scritto nel regolamento come obbligatorio.

Nel 2021 era fortemente raccomandato. Fortemente raccomandato significa che chiaramente chi sta nella stanza dei bottoni deve fare il massimo per far si che questo avvenga. Come è fortemente raccomandato sia dagli addetti ai lavori che dal nostro buon senso, chiaramente, di non finire una gara sotto safety-car quando ce ne sia la possibilità. Ciò é obbiettivo di tutti.

Chi sta a dirigere una gara, come anche un arbitro di calcio, non sta lì pensare vince quello vince quest’altro. La mia decisione ha un impatto, sennò non ne esci più anche emotivamente. Tu sei cosi concentrato, e lo dico per esperienza, quando sono nella stanza degli steward, qualche volta non so neanche chi ha vinto la gara. Delle volte è così impegnativo, e sei così attento alle far le cose fatte bene, perciò è andata così.”

Un regolamento più chiaro sicuramente è quello che tutti si auspicano. E anche Pirro, loda l’aver fatto chiarezza su più punti, che fino all’anno scorso erano ad interpretazione dei direttori di gara. Regole più chiare, e direttori di gara che cambiano, saranno la chiave per rendere più omogeneo il metro di giudizio nelle gare di F1?. Aspettiamo che se le daranno di santa ragione in pista per avere delle risposte. Come sempre la pista è la vera risposta.