F1 – Il Gran Premio di Imola ha riservato una grossa delusione ad una buona parte degli appassionati e dei tifosi della Formula1.
Infatti sono “caduti” in buona parte gli “dei” della Formula 1.
Le avvisaglie erano già percepibili alla vigilia. Prima la pole position conquistata venerdì da Max Verstappen. Ma c’era Leclerc lì pronto all’attacco. Intanto incominciava ad emergere il flop di Mercedes ed Hamilton.
Poi la gara sprint ha segato gli entusiasmi. Ancora Verstappen davanti, ma Leclerc speranzoso. E Carlos Sainz in recupero dopo un errore del venerdì.
Infine la gara. E qui sono caduti gli idoli. Prima la sfortuna di Sainz: anche se Enzo Ferrari diceva che la fortuna e la sfortuna non esistono nelle corse. Ma il Commendator Gilera – padre della Gilera – preferiva il pilota più fortunato fra due scelte simili.
Poi, dopo una gara di attesa e sofferta ma senza grandi emozioni, Charles Leclerc ha dato il colpo di grazia a mezza Italia: un errore banale ed inutile ha gettato nella delusione più profonda i centomila di Imola ed i milioni di italiani davanti alla TV.
Unica consolazione per gli “anti-Hamilton”: il crollo del sette volte campione del mondo. Ed a questo punto è arrivata la “caduta degli dei”. E mettiamoci pure nel pacchetto la deludente situazione della Mercedes: sia come motorista, viste la scarse prestazioni delle macchina motorizzate dalla stella, che come telaista e come team. Una formula1 irriconoscibile. Si salva soltanto l’entusiasmo e la fedeltà del pubblico imolese. Meritava molto di più.
Ah, dimenticavo: la Red Bull ha fatto un “en plein” con Verstappen ed il suo attendente Perez davvero bravissimo.
Una giornata senza emozioni positive per l’Italia.