Il mistero del graining Ferrari ad Imola

F1 – Dalle immagini televisive e fotografiche il graining citato da Leclerc non si vede o si vede poco per la verità. Il calo prestazionale c’è stato, ed anche evidente, ma sicuri si tratti veramente di graining. Che sia strategia, pretattica o l’intenzione di nascondere agli avversari di Red Bull i veri motivi del crollo della F1-75? 

Non ci convince pienamente quanto riportato dal Leclerc in sala stampa al termine della Sprint Race di Imola. Il monegasco ha parlato di graining ma anche Verstappen ne ha sofferto (come si vede nell’immagine vedi ant sx) un poco perché solo la Ferrari è crollata sul finale? 

La nostra sensazione è che la Red Bull – almeno dal punto di vista della prestazione – sta crescendo giro dopo giro, gara dopo gara e che la Rossa faccia fatica a contenerne gli attacchi. In fin dei conti se non fosse per la mancata affidabilità dimostrata e il doppio zero in campionato, avremmo avuto un’altra percezione. Leclerc è stato costretto a spingere più del dovuto nei primi giri, lui stesso in sala stampa ha dichiarato che ha forzato per tenere fuori dall’uso del DRS Vesrtappen. Ci è riuscito parzialmente, l’olandese infatti al massimo ha accusato 1,5 secondi di distacco e nel finale è tornato prepotentemente sulla Rossa proprio perché ha pagato quanto speso e chiesto alle gomme.

E’ pur vero che le condizioni della pista erano molto diverse da quanto ci si aspettava. Era atteso un sole intenso che portasse in alto le temperature dell’asfalto invece sono comparse poco prima dello start dei nuvoloni che hanno fatto crollare le temperature. Questo vale certamente anche per la Red Bull ma evidentemente la RB18 lavora meglio con temperature più fresche essendo, tra l’altro, una monoposto che riesce a portarle velocemente in temperatura. 

La vera analisi forse da fare è che le prestazioni di Red Bull e Ferrari sono molto vicine e ad ora basta poco per far pendere l’ago della bilancia ad ogni GP da una parte o l’altra… affidabilità Red Bull permettendo.