Inizio difficile in F1 per la Mercedes e Lewis Hamilton, amareggiato per aver concluso il Gran Premio dell’Arabia Saudita solo in decima posizione. La scuderia di Brackley ha ancora molto su cui lavorare e migliorare, ma è probabile che non potrà essere all’altezza per lottare per i vertici della classifica.
Un inizio di campionato non proprio con i fiocchi per la Mercedes, nonostante il terzo posto sigillato in Bahrain con Lewis Hamilton. Il team di Brackley, infatti, ha dovuto fare i conti con una vettura non all’altezza di quanto conquistato negli ultimi anni. E all’interno dei box sanno benissimo che se non fosse stato per il doppio ritiro in casa Red Bull, quel podio a Sakhir non sarebbe stato possibile.
In Arabia Saudita la situazione non è migliorata: oltre alla sesta piazza di George Russell, la Mercedes ha chiuso il suo Gran Premio con un deludente decimo posto che porta la firma del sette volte iridato. Risultati a cui la scuderia non è di certo abituata.
A tal proposito, Lewis Hamilton sembra essersi mostrato piuttosto sottotono. Infatti, a Jeddah l’anglo-caraibico ha chiuso la giornata di qualifiche soltanto in sedicesima posizione, mancando l’accesso al Q2. E considerando anche il risultato in gara è inevitabile provare delusione, specie dopo quanto accaduto lo scorso dicembre ad Abu Dhabi.
Sir Hamilton ha manifestato le difficoltà, proprie e del team, in una storia sul suo profilo Instagram pubblicata giovedì. Ma non ha fatto mancare la motivazione che traspare dalle sue parole:
È già stato un anno così difficile con tutto ciò che sta succedendo intorno a noi. In alcuni giorni è difficile rimanere positivi, ho lottato mentalmente ed emotivamente per molto tempo. C’è uno sforzo costante per andare avanti, ma dobbiamo continuare a combattere. Abbiamo ancora tanto da fare e da raggiungere.
Ovviamente, la stagione è ancora lunga e non è possibile basare il giudizio di un intero campionato su solo due gare disputate. Senza alcun dubbio, la Mercedes apporterà degli sviluppi sulla W13 per i prossimi appuntamenti, ma c’è da dire che è altamente probabile che questa volta la scuderia non sarà la protagonista assoluta della F1. Per la prima volta dal 2014. Che sia la fine di un’era?