F1 | Mazepin, prosegue il momento no, beni congelati in Italia

F1 | Per Mazepin altre brutte notizie. Prima l’appiedamento da parte della Haas, ora arriva il congelamento dei beni immobili in Italia a carico di padre e figlio Mazepin per un valore di oltre 105 milioni di euro. Tuttavia tutte queste sanzioni economiche fanno molto più male al tessuto lavorativo italiano che agli oligarchi russi…

Prima l’appiedamento in F1 per Nikita Mazepin dalla Haas ad inizio marzo, ora arriva un’altra brutta tegola per la famiglia russa. La Guardia di Finanza ha disposto un sequestro di un complesso immobiliare in Sardegna ai danni della famiglia Mazepin per un valore di circa 105 milioni di euro. Si tratta di un complesso immobiliare nella Provincia di Olbia, riconducibili appunto alla famiglia russa. Prosegue quindi il brutto momento per la famiglia Mazepin..

Naturalmente la famiglia Mazepin sarebbe molto vicina al Presidente Putin (secondo la propaganda del mainstream).  Quindi secondo il regolamento UE sulle sanzioni da imporre ai danni degli oligarchi russi ci sarebbero appunto i Mazepin presenti nella lista nera. Con le continue sanzioni da parte dei paesi membri dell’UE ai danni degli oligarchi russi, come in questo caso sono sempre gli italiani a rimetterci.

A nessuno viene in mente che in questo complesso residenziale c’erano diversi italiani che vi lavoravano? Ovviamente no! Siamo talmente annebbiati dal concetto di “politically correct” che non ci rendiamo conto che tutte queste sanzioni danneggiano solo l’Italia e gli italiani,. Ma d’altronde come dire di no, ce lo chiede l’Europa…

Ma tornando alla F1, come ben sappiamo Mazepin avrebbe dovuto disputare la sua seconda stagione con la Haas. E certamente al team americano avrebbero fatto molto comodo i soldi derivanti dalla sponsorizzazione Uralkali per lo sviluppo della monoposto. Ovvero i soldi che papà Dmitry aveva garantito per far correre il figlio nel team statunitense! Nonostante l’esclusione (ingiustificata) da parte della Haas, Mazepin non ricorrerà a vie legali per riottenere il volante.

Ma al tempo stesso Nikita Mazepin ha istituito la fondazione “We compete as one” per supportare gli sportivi che vengono allontanati ingiustamente dalla loro professione sportiva. Poichè come nel caso di Mazepin non si tratta di una decisione sportiva, bensì di politica e basta. E la F1 come tanti altri sport dovrebbe essere legata molto meno alla politica, e più alla competizione!

Alberto Murador