F1 | L’ascesa di George Russell

Nella stagione che dovrebbe consacrare George Russell dopo una lunga e estenuante gavetta in Williams, nonostante le prestazioni sottotono della Mercedes, GR63 ha già dato prova della sua determinazione.

Il giovane talento di King’s Lynn è sul banco di prova più importante della sua carriera. George Russell è arrivato dove merita. Il britannico sin dai tempi della Formula 2 ha dato prova del suo talento. Nel 2018 ha vinto con 66 punti di distacco uno dei campionati F2 più “talentuosi” degli ultimi anni, lo stesso in cui c’erano Norris, Albon, Latifi. Talentuoso quanto sfortunato George Russell. Dopo una sofferta e lunga gavetta in Williams è salito a bordo di una delle Mercedes meno performanti degli ultimi 8 anni. Nonostante ciò Russell sembra aver già preso le misure al suo compagno di squadra, Lewis Hamilton, finendogli davanti nelle ultime due gare, ottenendo il suo secondo podio in carriera. “Zitto e buono” George è secondo nel mondiale piloti e nei team radio di domenica nel GP d’Australia è sembrato essere motivato e deciso nonostante la situazione difficile in Mercedes.

Facendo dei passi indietro, non ci serve aspettare il 2022 per capire che siamo ed eravamo davanti ad uno dei talenti più puri della next-generation. Indelebile la vittoria in F2 a Baku partendo dalla dodicesima posizione. Non tutti riescono a vincere Formula 4, GP3 e F2 al primo tentativo. Una dimostrazione di talento cristallino ripagata anche dalla velocità messa in mostra nelle qualifiche del 2020 e 2021. Piazzando una poco competitiva Williams a volte anche in Q3. Tanto da ritagliarsi il soprannome di “Mr. Saturday” per quello che ha fatto vedere in qualifica.

Il culmine lo abbiamo nel GP del Bahrain del 2020, quando viene chiamato in Mercedes per sostituire Hamilton. Per tutta la gara le ha date di santa ragione al povero Bottas che poteva soltanto stare a guardare. Ennesime sfortune gli hanno impedito di vincere la sua prima tanto attesa gara in F1. Ma in quella domenica il mondo intero si è accorto di quello che era in grado di fare l’attuale pilota della Mercedes.

Se c’è una cosa che mi ha insegnato la F1, è che questo sport ripaga sempre. Non ci sarà sfortuna o gavetta che tenga, per poter annebbiare la determinazione e il talento di uno dei piloti più forti attualmente nel panorama mondiale.