F1 | In Bahrain la Red Bull farà pole e vittoria del GP?

In Bahrain la Red Bull sembra essere la favorita per centrare pole e vittoria. Questo almeno è quanto emerso nella tre giorni di test ad Al Sakhir. Tuttavia i veri valori in pista verranno scoperti solo nel corso del weekend. Se la Red Bull è una certezza, pure la Ferrari ha dimostrato di essere in forma. Mercedes sorniona, mentre la McLaren (al momento) delude. Molto interessante sarà la battaglia a centro gruppo, con Haas che forse lascerà il ruolo di cenerentola quest’anno..

In Bahrain la Red Bull parte con i favori del pronostico. Almeno questo è quanto hanno fatto trapelare i test sul circuito di Al Sakhir. La RB18 sembra non aver rivali al momento, o meglio, sembra avere quel leggero vantaggio rispetto agli avversari, ovvero Ferrari e Mercedes. Dietro ai tre top-team manca al momento la McLaren, costretta a rivedere i propri piani per motivi di affidabilità nella vettura. AlphaTauri ed Aston Martin sembrano avere un buon livello di competitività, ma anche la Williams sembra essere performante. Alpine da rivedere, mentre Alfa Romeo ed Haas hanno dato l’impressione di essere più vicini al gruppo. Ma andiamo con ordine:

Red Bull:

La Red Bull in Bahrain ha dimostrato di avere una monoposto molto stabile, sia nelle curve lente che nei curvoni veloci. Ottima trazione, con la RB18 che si dimostra essere una vettura ben bilanciata. Efficace sia nel time attack, sia nel passo gara. Verstappen parte con i favori del pronostico sia per la pole che per la vittoria, ma occhio anche a Sergio Perez. La sensazione è che la vettura abbia ancora del potenziale da esprimere..

 

Ferrari:

La F1-75 ha confermato di essere una vettura molto facile da guidare. Sia Leclerc che Sainz si sono detti soddisfatti dal lavoro svolto a Maranello. La rossa 2022 sembra essere la seconda forza in campo, anche se stando ad indiscrezioni sarebbe dietro alla Red Bull di un paio di decimi. La vettura del Cavallino Rampante dimostra di essere anche molto affidabile! La nuova power-unit Ferrari non è stata utilizzata a piena potenza, dunque resta il dubbio se quei famosi CV ci siano o meno… Nota positiva, la F1-75 sembra performare molto in simulazione gara, tempi molto costanti (soprattutto con Leclerc). Centrare il podio in Bahrain è l’obiettivo per il team di Maranello!

Mercedes:

La W13 sembra essere una vettura difficile da mettere a punto, nonostante il progetto sia molto ambizioso. Hamilton e Russell hanno lottato molto con una monoposto “ballerina”, e molto sensibile all’effetto del porpoising. Ma occhio, dare la Mercedes già per spacciata sarebbe un grossolano errore. Hamilton ha effettuato una bella simulazione gara nel corso del terzo giorno, mentre il connazionale Russell sembra aver più difficoltà rispetto al suo team-mate. Poi magari sabato ce li troviamo in prima fila..

McLaren Mercedes:

Le aspettative da parte della vettura inglese erano molto alte alla vigilia dei test, eppure la MCL36 ha deluso le attese (al momento). Entrambi i piloti hanno dovuto fare i conti con i numerosi problemi d’affidabilità riscontrati tra il Montmelò ed il Bahrain, percorrendo molti meno km rispetto al programma iniziale. Inoltre c’è il dubbio sulla presenza di Ricciardo per il primo GP per via della positività al covid dell’australiano. Quarta forza al momento, ma nulla di eclatante rispetto alle attese.

AlphaTauri:

La AT03 con Gasly e Tsunoda è riuscita a percorrere davvero molti km in Bahrain, dimostrando di essere una delle monoposto più affidabili in F1  quest’anno. Interessante è stata la simulazione passo gara di Gasly di sabato scorso, mentre Tsunoda quest’anno dovrà dimostrare di saper tener testa al compagno più esperto. La zona punti in Bahrain sembra essere tranquillamente alla portata per la scuderia di Faenza con entrambi i piloti.

Aston Martin:

Quasi 2000km in totale per le due vetture inglesi, con Vettel e Stroll entrambi soddisfatti per i continui miglioramenti della vettura giorno dopo giorno. La AMR22 sembra essere più vicino alla parte alta della classifica, e rispetto a Barcellona i passi in avanti ci sono stati. Nel GP di domenica prossima l’Aston Martin potrebbe addirittura lottare con McLaren ed AlphaTauri per punti importanti, contando anche sui CV della power unit Mercedes.

Alpine:

Stesso discorso fatto per McLaren: ci si aspettava di più anche dalla vettura francese. La A522 non si è dimostrata particolarmente in palla sia sul fronte dell’affidabilità, sia sul fronte della prestazione. Pure la vettura anglo-francese dimostra di avere problemi con l’effetto porpoising. Il tempone conquistato da Alonso nell’ultimo giorno non deve illudere più di tanto. Il lavoro da fare ad Enstone è ancora molto, ma al tempo stesso siamo convinti che Alonso in gara potrà fare la differenza, anche rispetto ad Ocon.

Williams Mercedes:

La FW44 nasconde luci ed ombre: il problema emerso al brake by wire in Bahrain suona come un campanello d’allarme in casa Williams. L’affidabilità sembra non essere il punto di forza della vettura, tuttavia la costanza mostrata da Albon nel passo gara lascia ben sperare. Latifi a differenza del thailandese è sembrato trovarsi meno a suo agio con la vettura. La zona punti è un obiettivo difficile ma non impossibile da raggiungere.

Alfa Romeo Racing:

La vettura elvetica ha dovuto lottare (e non poco) con i numerosi problemi d’affidabilità. Sia in Spagna che in Bahrain la C42 ha incontrato numerosi problemi che di certo non hanno aiutato i tecnici di Hinwil a capire meglio la monoposto. La cosa positiva è il fatto che sul giro secco Bottas ha dimostrato che l’Alfa sembra difendersi bene. Sicuramente la C42 sarà molto più vicina nella lotta di centro gruppo.

Haas Ferrari:

La scuderia americana è stata al centro della cronaca in F1 per diversi motivi, prima l’appiedamento del munifico sponsor russo, con conseguente licenziamento di Mazepin. Poi la mezza giornata di test saltata (poi recuperata). Poi dal nulla Mick Schumacher ha piazzato un tempone piazzandosi secondo dietro al solo Verstappen. Una mossa per cercare sponsor a meno di una settimana dal mondiale? Forse si, tuttavia la VF-22 sembra essere pronta per abbandonare l’ultima fila dello schieramento. La coppia Schumacher-Magnussen con i CV recuperati dalla power-unit Ferrari chissà che non riescano a togliersi qualche soddisfazione…

Alberto Murador