F1 | Mercedes e i problemi con l’etanolo nel carburante

2020 Brackley - Post-shutdown return to work - Steve Etherington

Mercedes ammette che l’etanolo nel carburante causerà dei problemi al proprio motore di F1.

di Federico Caruso | @fclittlebastard

La F1 nel 2022 cambia radicalmente le regole. Come abbiamo approfondito nel nostro articolo di cosa cambierà nel dettaglio per il 2022 in F1, Liberty Media ha posto come priorità la riduzione dell’impatto ambientale.

Sicuramente una ricerca di un risultato ambizioso, anche se vogliamo, un po’ in controtendenza con quelle che sono le ultime scelte di dove correre i GP. Si decide di rendere più green la F1, e poi si corrono GP in paesi dove la questione ambientale non è presa per niente in considerazione. Addirittura quei paesi sono coinvolti in prima linea al surriscaldamento del pianeta. Per non parlare del calendario che fa spostare un paese intero di persone da una parte all’altra del mondo ripetutamente. Ma tanto il mondo diventa sempre una satira di se stesso, tanto è che anche la F1 americana targata Liberty Media si adegua alla farsa. 

Una delle scelte che in questo 2022 impatteranno maggiormente i team di F1 è la scelta di portare al 10% la componente di etanolo nel carburante. Una scelta che impatterà sicuramente a lungo termine visto il congelamento della power unit fino al 2025.

Mercedes si è espressa al riguardo, manifestando i propri dubbi e preoccupazioni. Soprattutto hanno ammesso che l’etanolo influenza in maniera negativa le prestazioni del motore, causando non pochi problemi. Attraverso i propri social, l’amministratore delegato Mercedes High Performance Powertrains, Hywel Thomas, ha spiegato come aumentando la percentuale di etanolo come componente del carburante abbia influito sulle prestazioni del propulsore tedesco.

https://twitter.com/MercedesAMGF1/status/1489575982302388229

“Ci sono stati biocomponenti nel carburante durante l’era ibrida”, ha spiegato Thomas. “Quello che avevamo era il requisito di avere il 5,75% in volume di componenti bio. Il cambiamento di quest’anno è che la percentuale è salita al 10%. E inoltre, invece di aprire all’uso di altri componenti, devi usare l’etanolo. Ciò significa che il motore reagirà in modo leggermente diverso al carburante. Quindi ci sono alcune aree della performance di cui siamo davvero molto contenti e altre aree in cui onestamente siamo meno felici. Quello che dobbiamo fare è cambiare il carburante dove possiamo e cambiare l’hardware della power unit dove possiamo, al fine di massimizzare l’effetto delle cose che ci piacciono e ridurre al minimo gli effetti delle cose che non ci piacciono”.

Thomas afferma che mentre l’aumento dal 5,75% al ​​10% di biocomponenti potrebbe non sembrare un dato di incremento importante, ha portato ad uno sviluppo di collaborazione più intenso tra Mercedes e i partner di carburante Petronas da quando si è passati alla F1 turbo V6 nel 2014.

“Come ogni anno, quando sviluppiamo il carburante, è una partnership tra noi e Petronas per assicurarci che il carburante si goda l’esperienza del propulsore e che il propulsore si goda l’esperienza del carburante”, ha affermato Thomas.

“Il cambiamento di quest’anno per passare all’E10 è probabilmente il più grande cambiamento di regolamento che abbiamo avuto dal 2014, quindi è stato un impegno considerevole assicurarsi di sviluppare davvero quel carburante e il numero di candidati che avevamo, ogni cilindro che si muoveva nel V6 in esecuzione: non va sottovalutato quanto lavoro ci sia voluto”.

Mercedes attraverso le parole di Thomas sembra preoccuparsi delle prestazioni del motore con la maggior componente di etanolo nel carburante. Ma lo saranno anche gli altri team di F1? Questa ammissione di difficoltà è da leggere come una dichiarazione per mettere avanti le mani nel caso di problemi di potenza?

Ricordiamo che uno dei suoi diretti competitors, Honda, lo scorso anno ha colmato parzialmente il gap, ed inoltre lo sviluppo dei biocarburanti è un’esperienza che Honda porta con se da più di 20 anni. Finora i giapponesi non hanno espresso preoccupazione al riguardo. Che sia una questione di strategia psicologica?

Forse l’annuncio del non ritiro di Honda alla fornitura dei propulsori alla F1 (RedBull e Alpha Tauri) per i prossimi anni inizia a preoccupare Mercedes? Per ora ancora non abbiamo riscontri cronometrici e analisi tecniche per valutare se la preoccupazione di Thomas sia vera oppure no. Di certo è che ad ora, Mercedes, è l’unico team che ha manifestato questa preoccupazione sulla questione componente etanolo nel biocarburante. Pretattica della nuova stagione di F1, oppure è davvero preoccupata di come stanno andando gli sviluppi della messa a punto del motore? Aspetteremo i primi test per valutare, o forse addirittura il primo GP di stagione. Questo è sicuro.