F1 | Hamilton: l’opinione di Hakkinen, buono spunto per riflettere

Lewis Hamilton è preoccupato e medita davvero il ritiro. Questo il pensiero di Mika Hakkinen. Non per ragioni politiche ma perché è dubbioso su quale possa essere il livello di Mercedes dopo la rivoluzione regolamentare.

La Formula 1 è ferma e quieta in attesa di presentare a stretto giro le monoposto che tra meno di due settimane a Barcellona usciranno in pista per i primi test.

Non è una fase semplice per l’informazione, si rincorrono notizie e smentite su temi con ei crash test, più utili a genere parole che opinioni.

A parlare e dare un’opinione sul silenzio di Lewis Hamilton ieri è stato Mika Hakkinen. E qualche spunto di riflessione da qui lo possiamo trarre.

Mika Hakkinen è uno dei piloti più forti e corretti che io abbia visto correre. Due volte Campione del  Mondo nel  1998 e nel 1999 con la McLaren Mercedes si distinse non solo per le sue capacità ma per la caratura e la lealtà con cui affrontò le grandi sfide contro Michael Schumacher.

Su Hamilton dice :

“Dovrebbe salire su una macchina completamente nuova e c’è la possibilità che i progettisti Mercedes non trovino una vettura ottimale per la nuova generazione che parte nel 2022”.

Secondo lui il silenzio di Hamilton non è solo per rimanere in polemica con La FIA ma un momento di riflessione sul futuro.

E qui si potrebbe aprire un vero dibattito. Perché mai Hamilton se Mercedes non dovesse rivelarsi al top dovrebbe meditare il ritiro?

Soprattutto se analizziamo la storia vediamo come i grandi campioni non sempre si siano trovati in mano il miglior mezzo. Eppure hanno potuto dimostrare lo stesso la loro classe. E parliamo di campioni del mondo.

Ayrton Senna nel  1993 faticò con la McLaren Ford. Eppure il primo giro di Donington è storia. Michael Schumacher nel 2005 fece i conti con una Ferrari nata male. Non uscì una sola parola fuori posto dalla sua bocca. Jenson Button mostrò la sua classe non tanto nell’anno del titolo, ma dopo in McLaren quando si trovò proprio al fianco di Hamilton.

Se Hamilton ambisce davvero a rimanere tra i più grandi piloti nella memoria storica della Formula 1 dovrebbe rimanere anche  e il mezzo non fosse il migliore. Solo così potrebbe davvero mostrare, anche nelle difficoltà, il suo immenso talento e forse recuperare anche un po’ di simpatia.