Dopo il GP di Jeddah, Hamilton e Verstappen si trovano a pari punti ad una gara dalla fine. Tra sette giorni ad Abu Dhabi il gran finale. Ieri in pista con loro protagonista anche Masi, davvero inadeguato.
E’ difficile riassumere i fatti e le emozioni che il GP dell’ Arabia Saudita ci ha fatto vivere. Abbiamo visto un duello incredibile senza nessuna esclusioni di colpi, anche oltre i limiti, tra due piloti disposti a tutto per vincere.
Ma oltre a chi combatte per il titolo ieri c’è stato un altro protagonista che ha rischiato di combinare danni ben peggiori sia dal lato sportivo che in quello ben più importante della sicurezza. Parliamo del direttore di gara Masi. La prima bandiera rossa è stata davvero inopportuna, un vero calcio di rigore inventato di sana pianta. Da lì Masi ha perso lucidità.
La ripartenza ha causato un nuovo incidente che ha catena ha provocato un’altra bandiera rossa. Su una pista del genere decisioni così sbagliate avrebbero potuto avere conseguenze ben più gravi.
La lotta al mondiale è accesa, in fiamme, esplosa. Ieri si è corso oltre i limiti, soprattutto da parte d Verstappen. Si va ad Abu Dhabi tra sette giorni con i due duellanti in perfetta parità. Entrambi hanno 365.5 punti, vincerà chi tra i due arriverà prima. Se non arrivassero al traguardo vincerà Verstappen in testa alla classifica in quando ha vinto un GP in più.
Dato quanto accaduto ieri non è un’eventualità da escludere. Ce lo insegna la storia, Senna e Prost a Suzuka ben due volte, Schumacher ed Hill. Il contatto alla fine potrebbe anche capitare.
Merita il plauso invece chi il contatto lo ha evitato. Bottas alla seconda ripartenza a ruote fumanti ha evitato la frittata su Verstappen. Ocon, consapevole di non trovarsi in mezzo alla sua battaglia non ha ostacolato Hamilton a tutti i costi. Bravi, comportamento sportivo!
Tra sette giorni sarà quello di Abu Dhabi il GP che assegnerà il titolo e porrà fine alla più bella stagione dell’era turbo ibrida. Comunque vada la Formula 1 dovrà ringraziare Hamilton e Verstappen autori di un’annata che riscopriremo a mente fredda negli annali della storia.
Chi Il favorito? Forse Hamilton più abituato a gestire le forti pressioni. In Brasile sembrava spacciato e da lì ha rimontato riuscendo nell’impresa di rimettere il destino del titolo nelle sue mani. Dipenderà da lui e non dalle circostanze esterne, dovrà arrivare davanti a Verstappen senza sperare in nessuna combinazione.
Lo stesso vale per Max il quale però ha subito un recupero felino. Sentiva già odore di titolo ma nelle ultime gare le sue certezze si sono sgretolate. Ritrovarsi a giocarsela alla pari con Hamilton in gara secca non è un punto di partenza vantaggioso anche se la Red Bull potrebbe averne di più a Yas Marina.
Lewis ha corso pulito, non ha fatto errori ed anche con fortuna ha pensato a portare la macchina al traguardo. Verstappen è parso più nervoso. Ha sbattuto in qualifica, errore grave, mentre in gara ha alternato sprazzi di classe straordinaria a manovre pericolose ed oltre i limiti regolamentari.
Ci siamo annoiati per anni, godiamoci questo spettacolo.