F1 | Brasile: uragano Hamilton, il mondiale è riaperto

In Brasile è andata in scena una gara da cineteca grazie alla furiosa rimonta di Lewis Hamilton su Max Verstappen. Una prova di forza incredibile, ora il campionato è riaperto.

Sabato mattina il GP del Brasile per Verstappen pareva una formalità da espletare per allungare il vantaggio in classifica e mettere nel mirino un macht-ball già nella gara successiva. Lewis Hamilton pareva alle corde. Prima 5 posizioni di penalità per aver sostituito la parte ICE del suo motore, poi la squalifica per l’irregolarità della sua ala posteriore.

Chiunque avrebbe accusato il colpo. Non Hamilton. Già al sabato in sprint race una furiosa rimonta lo ha rimesso in 5 posizione – divenuta poi la decima piazza allo start del GP – per la penalità relativa all’intervento al motore.

Abbiamo assistito a sprazzi Formula 1 d’altri tempi. Lewis ha corso a mente libera, mettendo tutto quello che aveva. Ha mostrato uno spirito da combattente ancora  limpido nonostante i suoi 36 anni e le sue 100 vittorie. Quest’anno così affamato e deciso non lo avevamo mai visto. In una Interlagos che trent’anni fa vide il trionfo del suo Senna ieri si è scritta un’altra pagina di storia con un pilota  (Hamilton) che dal mito Senna non ha mai fatto mistero d’esser stato ispirato e folgorato. Pubblico in delirio.

Arrivato su Verstappen c’è stato il corpo a corpo che tutti aspettavano. I due fasi. Nella prima Verstappen è riuscito a difendersi anche oltre il lecito ma al secondo tentativo nulla ha potuto per contenere il rabbioso sorpasso di Hamilton.

Ora il gioco si fa durissimo. Con questo capolavoro Hamilton ha rimesso in piedi un mondiale che sembrava destinato alla Red Bull Honda. Ora a tre gare dalla fine i punti di distacco tra i due sono 14. Non pochi ma se Hamilton le vincesse tutte sarebbe per un solo punto campione per l’ottava volta. Insomma il destino è ancora nelle sue mani e la prova di forza di ieri lascia aperta ogni possibilità.

Verstappen ha accusato il colpo come Hamilton lo patì ad Austin. La Red Bull però ha un problema. La sua power-unit Honda ha tantissime gare alla spalle, non è fresca, un eventuale cambio spalancherebbe la porta alla rimonta di Hamilton.

Tutto è ancora da decidere, da 14 anni non si viveva un mondiale così bello, tra sette giorni si torna di nuovo in pista in Qatar per un nuovo capitolo di questa emozionante sfida.

Ferrari allunga ancora su McLaren nella classifica costruttori e vede i suoi piloti duellare al via non senzxa qualche rischio di troppo. Leclerc, senza smalto nella sprint race, recupera su Sainz in gara. La rossa rimane lontana dai primi ma è la prima degli altri. Quest’anno non può fare di più.