Sergio Suardi, tech. specialist del team Flat Out SimRacing, partner del network di F1Sport e Pit Talk, ci invita a riflettere sulle prequalifiche con hotlap che vanno a stabilire i partecipanti ad un evento. Ma questa diffusa pratica comune ha davvero senso? Non si potrebbero scegliere vie alternative per capire chi è meritevole davvero di partecipare ad un evento.
| a cura di Sergio Suardi
Assetto Corsa Competizione, ovvero il migliore simulatore di auto da competizione classe GT attualmente disponibile.
Perché il migliore? Perché Kunos, software house tutta italiana, è l’unica realtà ad avere accesso ai dati ufficiali delle case automobilistiche partecipanti al campionato SRO GT World Challenge (ex-Blancpain GT3 Championship).
L’immersione simulativa è notevole e piuttosto aderente alla realtà soprattutto nella versione per PC con la quale i piloti hanno la possibilità di partecipare a gare e campionati anche di altissimo livello, sponsorizzati e dotati di monte premi importanti.
A questo punto occorre aprire una discussione sulla modalità con cui, spesso, vengono selezionati i piloti che entrano poi nella lista dei partecipanti alla gara o campionato vero e proprio; stiamo parlando delle pre-qualifiche.
Le critiche di molti piloti si possono riassumere in un’unica frase: non è gradita la modalità dell’hotlap per determinare la griglia dei partecipanti. Non è gradita per il semplice motivo che questa modalità porta con sé il difetto, grave a nostro parere, di snaturare la guida e obbligare molti piloti a percorrere decine e decine di giri (a volte centinaia!) oltre il limite per potere inanellare l’unico giro (potremmo definirlo il “giro della vita”) che, forse, potrebbe dare l’accesso alla griglia dei partecipanti.
Che senso ha percorrere 100 giri in un circuito di cui solo 10 validi alla ricerca del giro della vita? Ciò non ha nulla a che vedere con la simulazione. E, peraltro, vengono esclusi piloti magari validissimi che però non possono, per mancanza di tempo, spendere ore e ore al PC per cercare il famigerato hotlap.
Anzi, si corre il serio rischio di avere una griglia con piloti, i cosiddetti “hotlapper”, che non sanno stare in pista nel contesto di una gara provocando incidenti, innescando carambole scandalose con rabbia degli incolpevoli altri partecipanti. Eppure la soluzione è semplice: obbligare i piloti, in sede di pre-qualifiche, a percorrere 20 giri consecutivi validi, fare la media dei tempi e a questo punto stilare la classifica dei partecipanti al campionato.
Si premierebbe una guida “reale” e si opererebbe una selezione dei piloti volta a garantire gare regolari prive di incidenti assurdi. Un appello agli organizzatori che forse ci leggeranno: per favore, pensateci!!
Sergio Suardi –
Tech. specialist @Flat Out SimRacing