Nell’ultima puntata di Pit Talk, Gian Carlo Minardi è intervenuto sulla questione Alfa Romeo-Giovinazzi. Il team di Hinwil sta forse cercando di lanciare un messaggio? Ma secondo il manager di Faenza il comportamento della stessa scuderia nei confronti del pilota è più che discutibile.
Un finale di stagione piuttosto teso in F1… e non solo per quanto riguarda la lotta mondiale tra Lewis Hamilton e Max Verstappen. Nel paddock, specie all’interno del box di Alfa Romeo, le tensioni aumentano. Il motivo? La scelta del pilota che il prossimo anno andrà ad occupare il sedile accanto a Valtteri Bottas, al momento l’unica certezza del 2022 per la scuderia del Biscione.
Indecisioni (o forse lo sono solo all’apparenza) che pongono Antonio Giovinazzi in una sorta di limbo. Molto probabilmente, però, il team motorizzato Ferrari sembra essere già orientato verso una decisione definitiva: cercare un’alternativa al 27enne di Martina Franca. Dopo l’ordine di scuderia non rispettato in Turchia, l’aria è diventata ancora più pesante in quel di Austin, a fronte di un team radio abbastanza acceso tra Giovinazzi e il suo ingegnere al muretto box. Quest’ultimo si è infatti rivolto in maniera piuttosto brusca verso il pilota italiano che in quel momento era in lotta con Fernando Alonso.
La prima cosa a cui si pensa è che forse la stessa Alfa Romeo stia cercando di sabotare la propria risorsa. Opinione che a quanto pare viene condivisa anche da Gian Carlo Minardi, ospite della puntata #283 di Pit Talk:
Io credo che meriti la F1. E’ scandaloso il comportamento di Alfa Romeo tra errori e scelte fatte su Antonio dall’inizio della stagione a oggi. E’ una strategia a cui non riesco a dare una spiegazione. Se lo vogliono scaricare che lo dicano chiaro e tondo e non fargli fare la figura in quel modo come ieri. Io non condivido questo modo di fare!
Un modo di fare effettivamente discutibile ed è probabile che la scuderia di Vasseur stia già guardando altrove. Nelle ultime settimane si sono fatti i nomi di Guanyu Zhou e Oscar Piastri, entrambi contendenti al titolo in Formula 2. La decisione, forse, è già stata presa, ma ciò non implica un trattamento come quello riservato allo stesso Giovinazzi che, proprio con Alfa Romeo, sta dimostrando in tutti i modi di meritare il posto in F1.