F1 | Austin: tra Mercedes e Red Bull sarà l’affidabilità a fare la differenza?

La F1 ad Austin vede nuovamente la sfida tra la Red Bull e la Mercedes. O se preferite tra i due contendenti per il titolo Verstappen ed Hamilton. Ma anche qui negli States il fattore affidabilità rischia di diventare determinante, con le power unit messe a dura prova anche in Texas. 

La F1 corre ad Austin questo fine settimana per il GP degli Stati Uniti. Ovviamente prosegue il duello per il titolo tra Verstappen ed Hamilton, con l’olandese leader della classifica dopo il GP di Turchia di due settimane fa. E da quanto emerso nelle prime due sessioni di prove libere, la Mercedes sembra avere qualcosa in più rispetto alla Red Bull.

 

La W12 sta dimostrando di essere più efficace sui dossi del circuito texano, con la RB16B più nervosa, nonostante la migliore prestazione di Perez nelle FP2. (Il messicano si è confermato anche nelle FP3). In realtà la Mercedes sembra fare maggiormente la differenza sul passo gara, con Hamilton e Bottas più performanti rispetto ai due piloti Red Bull.

Tuttavia da quanto emerso nelle FP3 si evince che in casa Red Bull forse hanno trovato il setup ideale sulla RB16B, mentre la Mercedes è sembrata più nervosa rispetto a ieri. Le qualifiche saranno la vera prova del nove.

Ad ogni modo in qualifica la Mercedes potrà contare su una power-unit che da l’impressione di avere più spinta rispetto a quella Honda delle due Red Bull. Alcune indiscrezioni parlano di una Red Bull conservativa in termini di mappature, per non avere brutte sorprese in gara. Timori da parte di Honda sulla durata dei motori?

In realtà anche in casa Mercedes le power-unit tengono con il fiato sospeso sia gli uomini di Toto Wolff. La power-unit “Made in Brixworth” ha evidenziato diversi problemi d’affidabilità in questi ultimi GP, anche con i team clienti. Vettel e Russell partiranno dal fondo della griglia per aver sostituito la power-unit Mercedes, mentre Bottas sarà penalizzato di cinque posizioni per aver cambiato degli elementi nel motore.

E’ una guerra a son di mappature più aggressive di GP in GP, con il rischio di non riuscire a preservare l’affidabilità dei motori. Nel lungo rettilineo del tracciato di Austin la Mercedes sta dimostrando di essere più veloce rispetto alla Red Bull, nonostante la W12 abbia un assetto con più carico aerodinamico.

Questo sta a dimostrare come il motore Mercedes sia tornato a fare la differenza rispetto a quello Honda. Non tanto sulle velocità di punta, bensì nelle accelerazioni in uscita dalle curve più lente. Ovviamente c’è sempre il dubbio sulla legalità del motore Mercedes da parte dei rivali della Red Bull. Non potrebbe essere altrimenti d’altronde, dato che la posta in palio è molto alta.

Alberto Murador