Questo fine settimana la Formula 1 torna in pista a Sochi per il GP di Russia. E’ tornata l’attesa della gara, il confronto tra Verstappen e Hamilton è più forte dei regolamenti cervellotici. La Formula 1 si fermi e rifletta.
Li avevamo lasciati 15 giorni fa uno sopra all’altro a Monza nella via di fuga della prima variante. L’opinione pubblica divisa. Per qualcuno Max doveva lasciare spazio e tagliare la variante, per altri Hamilton non ha fatto niente per evitare il contatto. Tra l’altro, dopo Silverstone (luogo della loro prima scazzottata), era stato proprio l’inglese a dire “Max deve sapere che non alzerò mai piede”!
Due dati fondamentali. Il primo è che grazie ad halo da sue settimane stiamo parlando di sport e non di una tragedia. L’altro è che erano anni che non si respirava …”l’attesa della gara”. Ai due duellanti del mondiale va dato il merito di saper infiammare e entusiasmare un pubblico che da anni si sorbiva un format che era più formula Mercedes che Formula 1.
La Formula 1 è semplice. Serve la sfida, servono i personaggi, servono regolamenti più semplici. Ne prenda atto la proprietà americana che mentre si scervella per rendere più emozionante una categoria che ha reso sempre più anonima si trova in mano una vera e propria miniera d’oro.
Monza lascia in dote a Verstappen la penalità di tre posizioni da scontare sulla griglia di partenza. E’ qui che forse vedremo il primo grande colpo di scena di Sochi. Verstappen potrebbe scattare dall’ultimo posto in griglia qual’ora Red Bull decida, approfittando della penalità, di effettuare la rotazione della quarta power-unit.
I contendenti al titolo potrebbero trovarsi a capo e coda della griglia di partenza. Per Verstappen un azzardo, partire sì ultimo ma su una pista dove i sorpassi sono fattibili. Una scelta che potrebbe essere una scommessa vincente in modo da evitare la penalità per i cambio motore su tracciati più complessi in tema sorpassi.
Questo splendido mondiale si gioca anche attraverso queste scommesse strategiche.
La Ferrari che arriva a Sochi pare avere degli aggiornamenti in ottica 2022 ma va detto che sembra plafonata. Il mantra vinceremo l’anno prossimo ha stufato. La rossa non può correre rassegnata all’attesa del futuro. Certo sappiamo che macchina è e non si possono chiedere miracoli ma c’è un però :
A Monza è stata doppietta McLaren, rivale diretto per la classifica costruttori della Ferrari, in Ungheria ha vinto la Alpine, in Belgio almeno in qualifica la luce si è accesa sulla Williams di Russel.
Ma la Ferrari? Possibile che in condizioni particolari non riesca mai a graffiare? Forse la sua occasione fu Monaco ma in un’annata sfortunata il sogno si spense prima ancora del via. Da qui a fine anno, proprio perché ce l’hanno fatta gli altri ce la deve fare anche la Ferrari! Altrimenti saranno due anni senza vittorie. Brutta statistica.
Intanto i numeri dicono che la regina di Sochi è la Mercedes. Ha sempre vinto da quando si corre qui con Hamilton, Rosberg e Bottas. Non dimentichiamoci poi del mondiale marche. Perez e Bottas qui saranno fondamentali.