Nella puntata numero 278 di PitTalk, è intervenuto Renato Ronco, storica voce di TMC. Diversi gli argomenti discussi, in particolare la rivalità tra Verstappen ed Hamilton, che sta infuocando questa stagione di F1. Il duello tra l’olandese e il britannico, può essere paragonato con uno degli scontri storici più appassionanti? Ovvero la sfida tra Senna e Prost?
Sia Max Verstappen che Lewis Hamilton vogliono vincere il titolo mondiale di F1. Il pilota della RedBull, perchè verrebbe iridato per la prima volta in carriera, il campione Mercedes perchè desidera battere ogni record guadagnando l’ottavo titolo. La sfida in pista diventa sempre più accesa facendo sognare e ricordare agli appassionati di corse, duelli che un tempo erano molto più frequenti. Per questo motivo, in molti hanno paragonato lo scontro tra Verstappen ed Hamilton con lo storico dualismo Senna – Prost. Renato Ronco non è però d’accordo sotto questo punto di vista: secondo lui non è al momento giusto fare una comparazione con il passato.
“No, non sono d’accordo, non è giusta perchè quella fu un’azione volontaria di Ayrton Senna, come dichiarato da lui stesso. Era partito con l’intenzione di speronare Prost e di cacciarlo fuori pista. In questo caso non è dimostrato e non è dimostrabile, anche se il pilota è il più egoista degli sportivi. Quindi è possibile che Verstappen abbia fatto il ragionamento “Be io ci provo e se poi non va non fa niente, anzi io ho un vantaggio”, però non credo sia così voluto come il caso Senna – Prost”.
Del resto si parla anche di personalità molto diverse rispetto a quelle del passato. Attualmente Verstappen ed Hamilton sono due piloti che si stanno dando battaglia in pista ma che restano comunque molto diversi da Senna e Prost. Queste le parole di Ronco:
“Al momento attuale siamo di fronte a due personaggi che oltre ad una grande abilità e qualità possiedono anche un ego particolarmente forte. Uno ci tiene ad andare all’ottavo titolo e l’altro giustamente vuole provare a vincere il suo primo mondiale. Poi, succedono queste cose. Forse quella della settimana scorsa di Monza, è più paragonabile all’incidente di Suzuka dell’89: il primo tra Senna e Prost. In quell’occasione non si è mai capito bene chi dei due avesse forzato la situazione mentre l’incidente del ’90 era chiaramente intenzionale”. I parallelismi con il passato sono leciti ma non bisogna esagerare con i paragoni perchè quella di Senna e Prost era tutta un’altra F1.