In Olanda un tripudio orange ha accompagnato Max Verstappen verso la vittoria del GP di casa e la riconquista della leadership nel mondiale su Hamilton. Per Honda alla 51° gara con Red Bull è stata festa. L’obiettivo è il titolo.
In Olanda è andata come doveva. Red Bull favorita, Red Bull vincente. Detto cosi apparentemente sembra sia stato facile ma di facile non c’è stato nulla. Lewis Hamilton si è battuto come un leone. La sua Mercedes non aveva il passo per stare negli scarichi della Red Bull ma l’Inglese pluricampione in carica è riuscito ad arrendersi solo nel finale. Per lui il team non ha azzeccato la strategia, soprattutto anticipando la seconda sosta obbligandolo ad un degrado anticipato delle gomme rispetto ai giri da percorrere in rimonta.
A Zandvoort oltre a Verstappen vince il pubblico. Una vera e propria marea orange che per tre giorni ha tifato in modo indiavolato il proprio beniamino. La Formula 1 in Olanda ci è tornata dopo 36 anni e mai un pilota olandese è stato visto dal pubblico di casa in odore di iride. Dire che è stato delirio è riduttivo. Beati loro, a Monza sarà capienza ridotta al 50%.
Detto ciò Zandvoort ha deluso le aspettative. Il tracciato, davvero d’altri tempi, benché ammodernato e rivisto non è sembrato adatto alle vetture odierne. Pochi sorpassi e poco spazio per passare. Queste monoposto sono enormi, tolti i giochi di strategia non c’è stata grande azione.
Non si sono annoiati i piloti che su una pista del genere hanno faticato parecchio. Fisicamente davvero un tracciato impegnativo. Sia Verstappen che Hamilton nel mantenere quel ritmo per l’intera gara hanno davvero fatto un capolavoro degno di nota.
Pieno merito va dato anche alla Honda. A Spa, gara in pratica non disputa tata per maltempo, la Honda avrebbe festeggiato con Red Bull i 50 Gran Premi. La festa è stata rimandata a ieri e alla fine è andata benissimo così.
Pole, vittoria e riconquista della leadership nel campionato mondiale. Sono lontanissimi tempi del binomio McLaren Honda ( ovviamente quello di qualche stagione fa e non quello a cavallo tra anni ‘80 e ‘90) che faticava a reggere la concorrenza delle vetture più modeste.
In questo 2021 il Motore Honda sembra essere il più performante. Verstappen ha raggiunto qualcosa in più che la piena maturità sportiva. La red Bull ha un telaio perfetto, nonostante un regolamento tecnico quasi totalmente congelato ha saputo lavorare nella giusta direzione per essere vincente ovunque.
Honda ha raggiunto un livello di affidabilità eccellente nonostante la casa giapponese abbia spinto sulle prestazioni consapevole di poter e dover vincere. Questo per loro è l’ultimo anno di presenza come motorista in Formula 1, Honda vuole lasciare il segno.
Questi sono i tre fattori che permettono alla Red Bull Honda di duellare contro la Mercedes di Lewis Hamilton imbattuta per tutta l’era turbo ibrida dal 2014.