L’ing. Bruno vede una Red Bull forte anche a Monza. L’ingegnere campano intervenuto ai microfoni di Pit-Talk, ha spiegato come la RB16B possa sfruttare l’enorme grip meccanico, necessario sulla pista brianzola per andar forte. Mercedes dovrà ricorrere a tutta la cavalleria della sua power-unit per fronteggiare la vettura anglo-austriaca. Inoltre c’è il motore Honda che potrebbe aiutare ulteriormente la Red Bull a Monza.
L’ing. Bruno punta sulla Red Bull anche per il GP d’Italia sul circuito di Monza. La monoposto anglo-austriaca arriva con i favori del pronostico anche sul circuito brianzolo dopo il successo di Zandvoort con Verstappen domenica scorsa. La RB16B può contare su un’ottima trazione e su un ottimo telaio, fondamentale a Monza per uscire forte dalle chicane (come la Ascari) e dalle due curve di Lesmo.
Tuttavia a Monza è ben noto che serve avere una vettura con un ottimo motore, dato che sul tracciato lombardo si raggiungono le più alte velocità di punta di tutto il mondiale.
E la Red Bull può contare su una power-unit Honda che sulla carta ha quasi raggiunto i livelli di quella Mercedes. La differenza più o meno potrebbe essere di circa 10CV a favore della Mercedes, e non più quell’enorme deficit di potenza che il motore giapponese aveva nelle scorse stagioni in F1.
La Mercedes riuscirà a battere la Red Bull su un tracciato che sulla carta dovrebbe favorire la vettura tedesca? Secondo l’ing Bruno la Red Bull può far bene a Monza. Ecco cos’ha detto l’ex commentatore della Rai ai microfoni di Pit-Talk:
“Red Bull in qualche caso è leggermente avanti, come ieri (domenica scorsa ndr). Il motore ha fatto passi avanti, ci han messo un po’ di tempo ma alla fine i giapponesi, ma sono arrivati dove volevano. Ad oggi è la Mercedes ad invidiare qualcosa a Red Bull. A Monza conta il motore ma il carico è talmente basso per Monza che è importante avere anche un importante grip meccanico e su questo RB ha dimostrato di essere attrezzata. Secondo me anche a Monza sarà un osso duro per la Mercedes.
Quando vinse Vettel fu fatta una scelta di relativamente alto carico aerodinamico, questo penalizzava in rettilineo ma nel bilancio globale – il guadagno che c’era in chicane e curve lente – diede ragione a Red Bull. Questa è una conferma ulteriore dell’importanza del grip meccanico. E’ un equilibrio molto delicato.”
Sicuramente come sottolineato dall’ing Bruno, la Red Bull ha tutte le carte in tavola per poter puntare alla vittoria del GP d’Italia. Però al tempo gli uomini di Milton Keynes non devono far l’errore di sottovalutare la Mercedes, dato che nelle gare di Silverstone e Budapest la W12 si era dimostrata superiore alla RB16B.
Poi altro elemento che farà certamente la differenza, sarà l’affidabilità. Le power-unit (in particolar modo) sono messe parecchio sotto sforzo a Monza, e la “Sprint Race” del sabato metterà ulteriormente alla prova l’affidabilità dei propulsori. Considerando che sabato saranno 100km ulteriori ai quali i motori dovranno resistere.
Ma qualora la Red Bull riuscisse a vincere anche nel feudo Mercedes di Monza, beh, allora si che il mondiale potrebbe realmente prendere la direzione di Milton Keynes.
Ciò non toglie che a prescindere dalla lotta al vertice tra Red Bull e Mercedes, il GP d’Italia a Monza resta sempre uno dei più attesi di tutta la stagione di F1…
Alberto Murador