F1 | Allievi: “Nemmeno Binotto crede a ciò che dice!”

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Pino Allievi ospite a  Pit Talk parla del momento Ferrari e riflette sul rendimento di Carlos Sainz al primo anno in rosso. Particolare riferimento alle parole di Binotto che si è detto tutto sommato “contento” della prestazione Ferrari in Olanda, conclusasi con un doppiaggio per entrambe le auto. 

 

 

Il GP d’Olanda è stato un Gran Premio non da Ferrari. La rossa benché abbia conquistato punti importanti per la classifica costruttori è finita doppiata e lontanissima dal vincitore. In Ferrari il risultato è stato accolto con positività ma di positivo c’è poco.

Allievi sulle dichiarazioni di Mattia Binotto non usa giri di parole e ci dice:

“ Il discorso è che quest’auto è nata plafonata e tra le righe l’ha detto anche lui ( Binotto). Si può adattare a certe piste ma più di tanto non ti dà. Lui è contento perché da quella macchina è riuscito a tirare fuori tanto ma solo lui sa a che livello basso sia ma è ovvio che nessuno è contento di quella macchina, tifosi e piloti. Probabilmente non sanno neanche loro da dove ogni tanto esce la prestazione. Ma del resto cosa può dire Binotto, mettiamoci nei su panni. Io lo capisco un pò ma penso che non ci creda. Anche se lo dice.”

Sabato mattina l’incidente di Sainz poteva avere conseguenze gravi sulla qualifica. I meccanici Ferrari sono stati straordinari nel riparare in tempo la macchina e permettere allo spagnolo di qualificarsi.

Sainz è uno che non riesce mai a mettere insieme prove e gare. Ogni tanto li rovina con gli incidenti, un altro con le partenze, un altro rimanendo in mezzo al gruppo. Fino a prima che arrivasse in Ferrari era un mago delle partenze, in Ferrari non capita più forse perchè non si trova col sistema di partenza Ferrari. Però è quasi sempre al livello di Leclerc e sappiamo chi è Leclerc. Alla fine io lo promuovo sapendo che ha il potenziale per fare tanto di più. Il giorno che si mette a posto con la testa e magari la macchina va meglio, è uno che sa superare, sa difendersi, ha carattere. E’ uno importante nell’economia Ferrari.”