Secondo Turrini la Ferrari in Belgio ha perso un’altra occasione per poter far bene. Le condizioni meteorologiche estreme nelle Ardenne hanno stravolto i veri valori in campo, ma il team di Maranello non ha saputo sfruttare questa opportunità. Anzi, è l’ulteriore dimostrazione che in casa Ferrari si sia alzata bandiera bianca anche quest’anno. Tutti gli sforzi sono concentrati sul 2022. Basterà alla rossa per tornare al top?
Turrini è stato chiaro, la Ferrari in Belgio non è stata capace di sfruttare (l’ennesima) occasione per portare a casa un buon risultato. Il giornalista di Sassuolo non ha usato mezzi termini, la rossa ha dimostrato ancora una volta di non essere preparata nel cogliere un’opportunità. Sono stati team come la Williams nel riuscire a sfruttare a proprio favore le condizioni meteo avverse. Ed onestamente la Williams non è competitiva al livello della rossa, eppure con Russell hanno fatto il colpaccio!
Viene da chiedersi come mai all’interno del team di Maranello non si riesca mai (o quasi) ad ottimizzare il risultato finale dei weekend di gara in certi frangenti.
Togliendo Monaco e Silverstone, la rossa quest’anno ha avuto alcune opportunità per poter far bene, ma è mancata quel qualcosa per concretizzare il tutto.
Per carità, in F1 il regolamento tecnico attualmente non consente di modificare più di tanto la monoposto, ma la Williams è un chiaro esempio di come si possa migliorare comunque in termini di competitività come sottolineato da Turrini. In casa Ferrari ci sarà molto da soffrire anche nel GP di casa a Monza tra due settimane? Sentite cos’ha detto a tal proposito l’opinionista di Race Anatomy ai microfoni di Pit-Talk:
“Ferrari in vista di Monza? Sabato a Spa c’erano condizioni estreme, il risultato può essere anche un po’ condizionato. Per quel che so io consideravano Spa e Monza come tappe per niente favorevoli per quello che è il potenziale della macchina. Ho trovato incongruo dire, nel 2020, noi pensiamo già al 2022! Perché anche con le regole congelate o quasi, la Williams ha dimostrato che migliorare si può.”
E se con tutto rispetto ci riesce la Williams, e la Ferrari no, beh, è doveroso porsi qualche domanda. Chi pensa che il 2022 sia una sorta di anno zero in F1 si sbaglia. A Maranello sono fiduciosi in vista della prossima stagione, però non si sa da cosa deducano una frase così “spavalda”.
Si continua a parlare della possibilità di riaprire un ciclo vincente in F1 alla Ferrari dal 2022, speriamo che non sia l’ennesima doccia fredda per i tifosi. Al momento in F1 è la Mercedes che sta proseguendo il suo ciclo vincente, con qualche sprazzo da parte della Red Bull come affermato da Turrini.
“Ma la cosa che mi irrita di più è che noi stiamo vivendo questo ciclo Mercedes e Red Bull, ma quando succede qualcosa – l’anno scorso a Monza e in Bahrain, quest’anno in Ungheria – la Ferrai non c’è mai a cogliere l’occasione. A Monza vinse Gasly, in Bahrain vinse Perez, in Ungheria ha vinto Ocon. OK che non sei top, ma se succede qualcosa alle quattro macchine la davanti la corsa la dovresti vincere tu (Ferrari, n.d.r.). Sono tutto proiettati al fatto del 2022 ma non va bene! Se si apre uno spiraglio si deve vincere ora! E lo dico con molta malinconia.”
In casa Ferrari sembra quasi che manchi la mentalità da team vincente, quella che era presente ai tempi di Schumacher. Soprattutto nei momenti di difficoltà. Eppure in quegli anni la rossa riusciva sempre a ribaltare la situazione a proprio favore. Ora il team sembra essere ancora in quella fase di stand-by. Della serie “aspettiamo a vedere cosa succede”.
Però in F1 serve agire, a volte azzardare. L’azzardo paga il più delle volte! Ma evidentemente in casa Ferrari si è arrivati ad essere talmente conservativi a tal punto di aver paura di sbagliare sempre e comunque. E se nel 2022 la monoposto italiana non dovesse essere competitiva, qualcuno potrebbe pure decidere di cambiare aria… e qui parliamo di un pilota, non di un tecnico.
Alberto Murador