Certo che a volte è difficile trovare le parole per commentare le dichiarazioni rilasciate dall’attuale Team Principal della Ferrari. Come quando qualche settimana fa auspicò l’introduzione di un sistema che possa costringere i team al risarcimento dei danni per incidenti innescarti dai suoi piloti. Vi immaginate Wolff ed Horner a compilare un CID ai box?
Ora Mattia Binotto tenta un’iniezione di fiducia un pò troppo ottimistica e calcola in modo semplicistico il recupero compito, secondo lui, dalla Ferrari in questa stagione di F1.
“Se prendiamo la media dell’intera stagione 2020 eravamo a 1,4″ dalla pole, oggi siamo a 0,7″. Questo rappresenta ancora una distanza non trascurabile, ne siamo pienamente consapevoli, ma comunque abbiamo dimezzato il distacco dai migliori. Un dato incoraggiante perché ci dice che la direzione intrapresa è certamente quella giusta. Questo miglioramento non è frutto del lavoro svolto da una singola area, ma fa parte di un complesso a cui hanno sicuramente partecipato il reparto aerodinamico, power unit e gestione generale del veicolo. Al momento non ci vedo carenti in un unico settore, esserlo significherebbe dover recuperare su un unico fronte, il che vorrebbe dire essere nella peggiore condizione possibile.”
Se vogliamo calcolare le performance con una media matematica, quando le performance sono state assolutamente irregolari, passando da una prima fila di Monaco al quasi doppiaggio in altre piste, credo che il dato si ricaverebbe sarebbe assolutamente bugiardo e non veritiero. Se questo serve per il titolo di giornale o per un urlatore in TV allora… comprendo… Ma non è così che funziona in F1. Certo il recupero c’è stato è innegabile. E’ vero pure però che chi è già molto performante difficilmente potrà compiere ulteriori balzi in avanti della stessa ampiezza di chi insegue, ed è pure cero che fare peggio o come l’anno scorso era pure difficile. Ci mancherebbe pure che no si fosse fatto meglio dell’anno scorso. Per essere più chiari: “ammazza che risultato!”
Non potevamo certamente aspettarci una rossa che facesse vittorie o sverniciasse le Mercedes e Red Bull quest’anno, ci mancherebbe! Neanche però ci masturbiamo davanti a dati medi falsati e poco realistici.