F1 | Ferrari: extra-time in galleria ma quasi nessun beneficio

La Ferrari ha usufruito di una percentuale di tempo extra in galleria del vento in conseguenza al risultato negativo della scorsa stagione. I vantaggi di tutto questo, però, non sono molto significativi, stando a quanto dice Mattia Binotto. 

 

di Francesco Svelto |

 

Appena qualche giorno fa avevamo riportato, su queste colonne, come Binotto avesse quantificato in sette decimi il recupero della Ferrari tra il 2020 e il 2021 rispetto ai top-performer della F1. Il risultato è che rispetto al 1.4 di gap medio rispetto ai battistrada, ora la Ferrari si troverebbe (da notare il condizionale) a “soli” sette decimi dai più veloci.

F1 BinottoSu questi sette decimi recuperati, però, è importante riportare ciò che lo stesso Binotto ha voluto ribadire in merito agli sviluppi dell’auto in galleria del vento.

Opportuna una breve premessa. Sappiamo come in seguito al budget-cap non solo i test sono completamente banditi, ma è stata anche fortemente ristretto l’utilizzo della galleria del vento. Ogni team ha infatti a disposizione 40 slot temporali annuali che vanno eventualmente a incrementarsi o ridursi in base alla classifica costruttori dell’anno precedente (in pratica chi vince avrà a disposizione meno tempo in galleria e chi finisce dietro avrà a disposizione qualcosa in più).

In conseguenza al sesto posto del 2020, peggior risultato degli ultimi 40 anni di F1 per Ferrari, il team di Maranello ha potuto usufruire di un 2.5% di tempo extra rispetto alle 40 sessioni di default. Questo tempo bonus – quantificabile in una settimana di galleria – però non ha permesso alla Ferrari di usufruire di un reale vantaggio, quantificato da Mattia Binotto in meno di un decimo:


“Ovviamente, a causa della posizione in cui abbiamo concluso lo scorso anno, abbiamo avuto più tempo nella galleria del vento. Il tempo extra che abbiamo corrisponde a quelle che chiamiamo sessioni in galleria del vento durante tutta la stagione, quindi è una sessione extra! Normalmente una sessione extra è una settimana di sviluppo e, in generale, una settimana di sviluppo è inferiore a 0,1 secondi al giro. Quindi sì, è sicuramente un vantaggio, ma è inferiore a 0,1 secondi al giro! E’ comunque importante, sono felice di averlo a disposizione, ma non pensiamo che sia un cambiamento radicale!”

 

Una magra consolazione che però potrebbe essere alleviata dal fatto che la Ferrari, sul tema delle performance, sta avviando i lavori col nuovo simulatore dinamico realizzato in via esclusiva per Maranello dalla azienda inglese Dynisma e che dovrebbe garantire una riduzione della forbice della famosa “corrispondenza tra i dati digitali e quelli della pista”, forse il più grande tallone d’Achille della Ferrari degli ultimi anni. 

 

Francesco Svelto