F1 | Sprint race: i pareri di Sabbatini e Vandone a Pit Talk

Ospiti dell’ultima puntata di Pit Talk Alberto Sabbatini e Fabiano Vandone. Con loro tra gli altri argomenti particolare attenzione alla novità che ha debuttato a Silverstone: la Sprint Race del sabato che decide la griglia di partenza del Gran Premio.

 

 

Sprint race si, sprint race no? Gli appassionati sono divisi così come i giornalisti addetti ai lavori. Ad esser onesti, parere personale, Silverstone 2021 passerà alla storia per ciò che è accaduto nella gara di domenica. L’incidente tra Max Verstappen e Lewis Hamilton farà storia, segnerà il campionato. il fatto che il duello rusticano abbia avuto luogo alla domenica è segno che al sabato, nella sprint race, i piloti si guardano bene dal mettere a repentaglio la gara della domenica. Ne sa qualcosa Carlos Sainz che proprio al sabato si è visto compromettere con una toccatina la posizione di partenza del GP.

Ma cosa ne pensano i nostri ospiti, ecco il senso delle loro dichiarazioni.

Sabbatini: “A me non è dispiaciuta la garetta in sè ma la ritengo inutile e dannosa per la categoria F1. Per due motivi: non è detto che una gara breve sia più bella di una gara lunga. La gara della domenica è stata più bella di quella del sabato. Nella gara breve poiché l’indomani devi portare la macchina in pista i piloti non si prendono rischi. Chi è davanti non se li prende.

Che senso ha una gara breve dove non c’è tutto quello spettacolo per il timore di  la macchina. Il secondo problema è che questo concetto di gara breve svilisce il concetto della pole position e del giro veloce. La Formula 1 è sempre vissuta sulla velocità sul fascino del giro secco. E’ ciò che ci affascina di più quasi più delle vittorie. Senna te lo ricordi per il record di pole position, non solo per le vittorie. A occhio nudo era il più veloce in pista. Hai cancellato questo spettacolo, segregato al venerdì  quando nessuno può vederlo in TV. Soprattutto vai a stravolgere la classifica delle pole. La vittoria di Verstappen non rappresenta il concetto di velocità. Il suo giro più veloce è stato di 3 secondi più lento di quello del venerdì.”

Ci sarà una retromarcia?

“No, hanno iniziato a proporcela in modo leggero, nelle ultime  10 gare tre volte ci sarà la sprint race. E’ un modo per farcela digerire a piccole dosi. L’unica cosa che possono fare è ridare importanza al tempo del venerdì stabilendo che dovrebbe essere quel tempo lì a dover essere inserito nell’albo delle pole.”

Vandone: “Il format ci sta. Non è una innovazione. E’ cambiato tutto il format di gara quando c’è la sprint race. Le qualifiche sono anticipate al venerdì ma portate ad un orario vicino alla cena, con un ascolto più alto, la sprint race è l’evento più importante del sabato. Cos’è cambiato:  la Formula1 diventa un evento non focalizzato sulla domenica ma sui tre giorni.

Il format gara su tre giorni diventa l’alternativa della gara su un giorno. Ritengo che la qualifica debba rimanere qualifica e la sprint race debba rimanere sprint race e non una qualifica per la gara della domenica ma una gara a sé stante. Questo perché quella gara rischia di trasformarsi ad una corsa ad handicap per la gara di domenica. Chi ha un problema si vede condizionata la gara della domenica. Il senso della sprint race deve essere una gara fine a sé stessa che non condizioni la gara della domenica. Si va a perdere il senso della qualifica. La qualifica ha il senso di premiare la macchina e la prestazione del pilota sul giro secco. La sprint race è una mini gara e così dev’esser vissuta.- la qualifica è un altro paio di maniche deve misurare la prestazione della macchina. Bene il format ma la sprint race va dissociata dalla griglia della domenica.”