Ai microfoni di Pit Talk questa settimana c’è Daniele Sparisci, giornalista del Corriere della Sera. Tema caldo quello dell’ormai accesa sfida tra Mercede e Red Bull, che abbiamo argomentato con lui.
Saranno settimane ricche di argomenti, con 3 weekend di F1 consecutivi. A Pit Talk si è parlato con il giornalista Daniele Sparisci della sfida per il titolo tra Red Bull e Mercedes.
“Red Bull ha tutti gli indizi per far credere che è davanti a Mercedes. Quando metti in fila tre vittorie – su piste e condizioni diverse – sono più che un indizio. Mercedes però ci ha abituato a grandi rimonte anche se Max Verstappen è un pilota diverso da quel Vettel.”
La Red Bull vince e convince mentre ci avviamo verso metà della stagione. Il campionato è ancora lungo e spesso negli anni passati, quando la Mercedes era dietro, dopo la sosta ha dimostrato di poter sempre dominare gli avversari.
Sparisci fa un paragone con la Ferrari di Sebastian Vettel, che è sembrata poter fermare quel dominio incontrastato, ma come sappiamo tutti, senza successo. Periodi diversi, ma anche piloti diversi. Questo Verstappen è decisamente più maturo e competitivo degli anni passati, consapevole di potersela giocare.
“Ricordo la questione dei cerchi forati, ricordo che fecero addirittura il retrotreno completo della macchina e riuscirono a piegare la Ferrari in due o tre gare consecutive. Però oggi non c’è più quella possibilità di sviluppo anche se c’è da dire che si intravede la fine di un ciclo!”
Il cambio di regolamento sembra aver favorito più la Red Bull che la Mercedes, in dominio totale nel periodo 2019-2020. La capacità di interpretare il regolamento della scuderia 7 volte campione del mondo, a stagione in corso, è formidabile, ma quest’anno potrebbero sorgere diverse difficoltà. Tante le restrizioni e impossibilità di modifica introdotte dalla FIA per questo 2021.
“Sarà decisiva questa doppietta austriaca per capire un po’ le sorti del mondiale. E’ anche normale dopo sette anni di dominio assoluto… Mentre Mercedes negli anni precedenti non aveva accusato quei cambi regolamentari, quest’anno sembra accusare un po’ di più non solo come base tecnica ma anche come team. Oggi fanno degli errori.“
Abbiamo la prova che alla Mercedes sono umani, anche loro sbagliano. Forse realmente per la prima volta, la scuderia di Brackley non sa che pesci prendere e sente la pressione di una Red Bull che ha finalmente messo a punto la squadra, la monoposto, il muretto e i piloti.
Vittoria, quella in Francia, di strategia pura, a controbattere quella del GP di Spagna dove il doppio pit stop è stato vitale per Hamilton. La Mercedes forse si rende conto che non sarà la solita passeggiata e in vista del cambio di regolamento si intravede un esito diverso per questa stagione 2021.